Con il nuovo codice degli appalti in arrivo, con l’obbligo di gara ad evidenza pubblica solo per appalti sopra i 5,3 milioni di euro (e non più sopra 1 milione di euro), quale sarà l’impatto sul programma delle opere pubbliche dell’Arengo? Sono 11 gli interventi che dovranno continuare ad essere aggiuditcati attraverso una gara con evidenza pubblica: la realizzazione ponte sul Tronto a Monticelli (9,7 milioni), la realizzazione dell’edificio con 27 alloggi popolari sempre a Monticelli (5,5 milioni), il miglioramento sismico della scuola Malaspina (5,5 milioni), la realizzazione del nuovo polo scolastico D’Azeglio (6 milioni), il miglioramento sismico dell’ex distretto militare (10 milioni), i lavori per il Polo scientifico tecnologico e culturale Sant’Angelo Magno – Ala Nord (16,4 milioni), l’housing sociale all’edificio di via Giusti (9,2 milioni), l’housing sociole all’ex caserma Vecchi (10,4 milioni), l’housing intergenerazionale al convento di San Domenico (16 milioni), la riqualificazione di Palazzo Saladini Pilastri (31 milioni) e la ricostruzione della curva sud (6,5 milioni). Sono 19, invece, gli interventi sopra 1 milione e fino a meno di 5,3 milioni che potranno optare, a differenza di ora, per la procedura negoziata con 10 operatori e, quindi, senza gara ad evidenza pubblica aperta a tutti: il primo stralcio per la riqualificazione della Fortezza Pia, la ristrutturazione della palazzina ex Sauc, la realizzazione del palazzetto-palestra alla cittadella dello sport (ma in realtà la gara è già stata avviata così come tutti i cantieri per la manutenzione delle strade), la ciclopedonale sul lungo Castellano, il parco Saladini Pilastri, una struttura per l’infanzia a Castel Trosino, il parco sul Castellano, alloggi per anziani a Lisciano, il recupero della chiesa di S.Angelo Magno, il parco fluviale sul Tronto e le 10 restanti sedi scolastiche e universitarie da rendere antisismiche. Per queste 19 opere, dunque, sarà possibile una velocizzazione dei tempi.