TribunaleOkAttraverso un comunicato la Procura di Ascoli fa importanti precisazioni rispetto alle informazioni diffuse dalla Questura sulla vicenda di Colle San Marco.
“In relazione alle notizie diffuse riguardanti un “Rave Party” tenutosi a colle San Marco il 25 aprile scorso con l’intervento delle Forze dell’Ordine che lo ha interrotto –attese circa mille persone, sequestro di “importanti” quantità di alcool e stupefacenti, sequestro di attrezzature musicali ed altro, pene elevate per gli organizzatori previste dal nuovo reato recentemente introdotto, – si legge in una nota emessa dalla Procura della Repubblica di Ascoli, — occorre precisare:  le persone partecipanti che stavano ballando e ascoltando musica erano circa 50 di cui 20 identificate; nessun elemento fa ritenere che fosse prevista o attesa la partecipazione di ulteriori persone e tantomeno di centinaia di persone; non è stato sequestrato nessun quantitativo di alcool; è stato sequestrato in via amministrativa un quantitativo minimale e pressochè irrilevante di sostanza stupefacente; non è stato riscontrato nessun abuso nella consumazione di alcool o stupefacenti né alcuna attività di cessione di stupefacenti;nei fatti accertati questo Ufficio non ha ravvisato il reato di recente introduzione di “Invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumita’ pubblica” (633 bis cp) per la assenza di un concreto pericolo per la incolumità e salute pubblica, considerato il ridotto numero di partecipanti, il luogo aperto e in zona montana in cui si svolgeva il raduno, l’assenza di elementi circa abuso nel consumo di alcool o stupefacenti, l’assenza di ogni altro elemento relativo a situazioni di pericolo per la pubblica incolumità o salute, o relativo ad attività di cessione di stupefacenti o ad altri reati; – termina la nota emessa dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Ascoli, conseguentemente le attrezzature musicali e un furgone utilizzato per trasportarle sequestrati dalla Polizia al momento dell’intervento sono stati dissequestrati da questo Ufficio e restituiti ai proprietari; – si sta valutando la possibile configurabilità di reati meno gravi (invasione di terrenti -633 cp- perseguibile a querela, che allo stato manca; contravvenzione per mancato preavviso al Questore della manifestazione -art- 18 TULPS-) o di violazioni amministrative, per delineare le eventuali responsabilità degli organizzatori”.

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