carabinieri 55L’attenzione alle truffe è da sempre altissima da parte dell’Arma dei carabinieri che da anni ormai sta portando avanti un’intensa campagna di sensibilizzazione per prevenire il vile fenomeno delle truffe ai danni degli anziani. Si tratta di iniziative di rassicurazione sociale che tendono a consolidare il tradizionale rapporto di vicinanza dell’Arma ai cittadini, con particolare riguardo alle fasce più deboli ed ai più indifesi. Ecco perché nelle parrocchie come nei centri culturali, nelle aule consiliari come nei circoli ricreativi e nelle sedi delle associazioni di quartiere, i militari dell’Arma si muovono, in concerto con le altre forze di polizia e con la collaborazione di enti locali ed autorità religiose, per parlare con gli anziani, informarli sulle modalità attraverso le quali le truffe vengono attuate e fornire loro consigli mirati per difendersi. Al termine di questi incontri, i partecipanti acquisiscono sempre più la consapevolezza di un concetto importante: quello della “sicurezza partecipata”, utile al fine di prevenire i reati ed a promuovere in modo sempre più proficuo l’indispensabile collaborazione con chi è impegnato a contrastarli. Proprio grazie a queste iniziative di vicinanza alla popolazione che, di recente, tre astute e graziose “nonnine”, contattate telefonicamente da truffatori che tentavano il raggiro del “finto pacco” acquistato dal nipote, hanno prima chiuso la conversazione e poi segnalato quanto avvenuto al Comando provinciale dei carabinieri di Ascoli. Al riguardo, – si legge in un comunicato del Comando dei carabinieri – è utile rammentare l’iniziativa adottata dalla Prefettura di Ascoli circa la divulgazione di un “Vademecum Informativo “ dal titolo “Io non ci casco!” con il quale, con il contributo delle Forze dell’Ordine, vengono divulgati validi suggerimenti e consigli per difendersi dalle truffe. A tal proposito può essere utile ricordare: non aprite agli sconosciuti e non mandate i bambini ad aprire la porta; in caso di consegna di lettere o pacchi, chiedete che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa; mai consegnare denaro o oggetti in oro a persone estranee alla famiglia ed in particolare ricordate che le forze di polizia non raccolgono né richiedono valori di nessun tipo; massima prudenza con persone sconosciute che, telefonicamente o di persona, si spacciano per appartenenti alle forze dell’ordine o avvocati annunciando incidenti o arresti di vostri congiunti; se si spacciano per vostri “nipoti”, chiedete sempre una conferma, magari, fatevi dire quando vi siete visti l’ultima volta o un particolare che conoscete solo voi; se inavvertitamente avete aperto la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, vi sentite a disagio, non perdete la calma. Inviatelo ad uscire, aprite la porta e, se è necessario, ripetete l’invito ad alta voce non esitando a chiamare subito i Carabinieri o altra forza di polizia al 112.

 

 

 

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