Anche ad Ascoli arriveranno, dal prossimo mese di luglio, carte prepagate anti inflazione, per combattere il caro prezzi con effetti molto pesanti per i consumatori. Il provvedimento riguarderà 507 famiglie ascolane che riceveranno questa card nominativa elettronica di Poste spa per acquistare beni alimentari di prima necessità con una somma precaricata pari a 382,50 euro per ciascun nucleo familiare. Si tratta di una iniziativa del Governo che arriverà ai cittadini, come detto, attraverso queste card speciali realizzate da Poste spa, con la collaborazione logistica dell’Arengo (così come avverrà anche per gli altri Comuni) e dell’Inps. Il Governo stesso ha provveduto a individuare le famiglie beneficiarie, tutte con reddito Isee non superiore ai 15mila euro annui e con altri parametri come il numero dei componenti. Lo stanziamento complessivo destinato al territorio ascolano sarà di 192mila 913,5 euro. L’iniziativa si avvarrà, come detto, anche della stretta collaborazione con il Comune di Ascoli, d’intesa con il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni. Contestualmente, si andranno anche a coinvolgere le attività commerciali cittadine legate al settore alimentare che decideranno di aderire, anche applicando sconti o proponendo agevolazioni.
Il Comune, dal punto di vista operativo, oltre a verificare l’elenco fornito dall’Inps relativo alle famiglie beneficiarie, avrà anche il compito di comunicare alle stessa famiglie della possibilità di attivare, negli uffici postali, queste carte elettroniche prepagate per comprare alimenti di prima necessità. Sulla scia di quanto fatto dall’Arengo, sempre su input del sindaco e coordinamento dell’assessore Brugni, prima con i buoni spesa e poi con i contributi sulle bollette per l’energia indirizzati a circa 1.500 famiglie. Ciascun beneficiario dovrà attivare la card entro il prossimo 30 settembre per non perdere la somma concessa. E le somme contenute nelle carte non attivate per quella data saranno ripartite in un secondo momento tra quelle correttamente attivate. Non rientrano nell’elenco dei beneficiari i percettori di Naspi, indennità di disoccupazione per i collaboratori, indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, cassa integrazione guadagni e ogni altra forma di integrazione salariale.