Per fronteggiare l’emergenza rifiuti sul fronte dell’abbancamento, dopo un lungo periodo in cui si è dovuto ricorrere a discariche fuori dal territorio piceno, ora il presidente della Provincia di Ascoli e dell’Ata dei comuni dell’Ato 5, Loggi, ha emanato un’ordinanza con la quale per risolvere il problema si consente il ritorno alla discarica di Relluce utilizzando la nuova vasca 7. Nel corso di almeno un anno e mezzo, infatti, si era fatto ricorso a discariche fuori provincia come quelle di Tavullia, Fermo e Torre San Patrizio per abbancare i rifiuti indifferenziati del territorio. Si arriva, dunque, ora, in attesa di approvare il nuovo Piano d’ambito, a una soluzione temporanea, con una previsione di utilizzo di 6 mesi, che consentirà di abbancare nella discarica di proprietà di Ascoli servizi comunali rifiuti indifferenziati non pericolosi derivanti dall’impianto di trattamento sempre a Relluce fino ad un massimo di 18mila tonnellate e fino a 300 tonnellate di rifiuti cimiteriali raccolti nei comuni dell’ambito piceno. Con una deroga per consentire di andare, qualora necessario, oltre l’abbancamento previsto di 250 tonnellate al giorno finora previsto per quell’impianto, in base alla quantità dei rifiuti conferiti dai cittadini.