Il battistero, il Duomo e il palazzo vescovile che ospita il Museo diocesano - foto tratta dal sito del Museo diocesano di Ascoli

Il battistero, il Duomo e il palazzo vescovile che ospita il Museo diocesano – foto tratta dal sito del Museo diocesano di Ascoli

La riapertura del Museo Diocesano di Ascoli, lunedì 3 luglio 2023, alle ore 10, dopo il terremoto, la pandemia e un lungo iter di interventi e restauri al palazzo vescovile, peraltro non ancora conclusi, costituisce un evento di grande rilevanza culturale. Pregevolissime opere di pittura scultura e argenteria databili tra il XIII e il XX secolo, sono restituite alla pubblica fruizione attraverso un allestimento che si snoda in ambienti grande suggestione passando da 5 a 14 sale espositive. La città e il territorio diocesano ritrovano parte fondamentale della propria storia e della propria identità costruite nei secoli; un grande patrimonio di arte, di fede e di valori consolidati e di tradizioni è di nuovo a disposizione di tutti, ausilio importante, ci si augura, per arricchimento personale di ciascuno e per la crescita qualitativa associata.

S.E.R.ma Mons. Gianpiero Palmieri, poco dopo la sua venuta nella nostra diocesi, ha intuito subito l’importanza e il potenziale della raccolta di arte e fede e accogliendo gli indirizzi in materia espressi dalla Santa Sede, si è immediatamente attivato per la riapertura in una prospettiva pastorale e catechetica dell’arte sacra intesa non nella mera raccolta di “pezzi da museo” ma in beni culturali ecclesiastici “vivi” che anche se per motivi di sicurezza, di fruizione ecc. vengono a trovarsi in un contesto diverso da quello per cui sono nati, tuttavia non devono cessare di esercitare la loro funzione di segni della Fede e di stimolo e ispirazione per le nuove generazioni dei credenti, quali segni di un’ identità antica e di una speranza sempre nuova. Il museo diocesano è dunque strettamente correlato alla chiesa locale e, all’interno di essa, alle comunità che la animano. Esso non è un deposito di reperti inanimati, ma un perenne vivaio, in cui si tramandano nel tempo il genio e la spiritualità della comunità dei credenti. Quindi il museo ecclesiastico non è una semplice raccolta di oggetti desueti: esso rientra a pieno titolo tra le istituzioni pastorali, poiché custodisce e valorizza beni culturali un tempo posti al servizio della missione della Chiesa ed ora significativi da un punto di vista storico-artistico. Si pone quale strumento di evangelizzazione cristiana, di elevazione spirituale, di dialogo con i lontani, di formazione culturale, di fruizione artistica, di conoscenza storica. È quindi luogo di conoscenza, godimento, catechesi, spiritualità. Pertanto occorre ribadire l’importanza del museo diocesano e delle opere culturali in genere, di ispirazione religiosa, per dare un volto concreto e fruibile alla memoria storica del Cristianesimo visibilizzando l’azione pastorale della Chiesa in un determinato territorio. Per il raggiungimento di queste finalità S.E.Mons. Vescovo ha chiamato da Roma a prestare il proprio servizio in qualità di direttore Marco Lattanzi, che porterà la sua esperienza di funzionario del Ministero della Cultura. Preziosa anche la collaborazione del professor Michele Picciolo, già docente presso il Liceo Artistico di Ascoli Piceno, che ha curato l’allestimento con cui il museo si mostrerà ai visitatori. Gli operatori che accoglieranno i visitatori nel Museo sono formati dal “Corso di formazione per volontari dei beni culturali ecclesiastici” organizzato fin dal 2003 dall’Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali della diocesi di Ascoli Piceno con la collaborazione dell’Associazione Culturale di Volontariato Asculum 2000 o.d.v..

 

 

Apertura dal 3 luglio al 31 agosto (poi da definire)

dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30

Informazioni:

Dal lunedì al venerdì (9,30-12,30) c/o Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali della Diocesi di Ascoli Piceno tel. 0736.282883 e-mail: info@museodiocesanoascoli.it

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