Due modi diversi di trasmettere emozioni per due romanzi scritti col cuore e che ruotano attorno al “cuore”, in grado di entrarti dentro, nell’anima, pagina dopo pagina. E tutto questo grazie a uno stile subito riconoscibile e in grado di avvolgere, turbare, contaminare il lettore fino alla fine: quello di Stefano Diotallevi, scrittore ascolano (nonché giornalista pubblicista, compositore di poesie e di canzoni) autore di due libri – entrambi pubblicati da Armando Editore – differenti per molti aspetti, ma legati indissolubilmente proprio dal concetto di amore come filo conduttore della vita: prima nel 2019, la pubblicazione di “(H)eart(h)quakes – Moti di terra e di cuore”, poi l’estate scorsa, ecco “La pelle sul cuscino, il resto chissà dove”.

foto libro hEARTIl primo romanzo di Stefano Diotallevi, nato sulla scia del tragico terremoto che ha colpito il Centro Italia nel 2016, “vive” a metà strada tra realtà e fantasia e si dipana su un duplice piano di lettura, tra i moti della terra e quelli del cuore dell’autore. Un libro che prende spunto dalle tragiche situazioni delle scosse telluriche per poi dipanarsi lungo le direttrici che conducono alle pulsioni del cuore. E l’autore riesce sapientemente a dare vita a coincidenze straordinarie, anche attraverso flash-back, riuscendo a catturare e immergere il lettore in questa storia a doppia chiave di lettura Il tutto mantenendo un lessico appropriato e arricchito da stilemi che riescono a sorprendere chi legge. Alla fine. tra la realtà del sisma e le concomitanti vicissitudini dell’autore, si percepisce complessivamente l’eterna lotta tra morte (tànatos) e vita (eros), accomunate inseparabilmente dalla paziente sofferenza del vivere.

COPERTINA DEF. jpgNel suo secondo romanzo, “La pelle sul cuscino, il resto chissà dove”, pubblicato la scorsa estate e in vendita nelle librerie anche ad Ascoli, Diotallevi stupisce ancora con una riflessione sull’amore – che resta il filo conduttore – che guida il lettore nella storia, aiutandolo ad andare oltre il significato superficiale e a soffermarsi su temi delicati e fondamentali per l’esistenza di ognuno. La storia, stavolta, ha come protagonista Pippo, un uomo comune carico e prigioniero di ingenue e ‘ferine’ consuetudini di vita che fanno da colonna vertebrale del testo dall’inizio alla fine. Pippo incarna l’individuo che, nella solita tragedia della vita, non si adegua, non si rassegna, vuole pensare con la propria testa. L’altra protagonista è, invece, una bambina che diventa donna attraverso molteplici e diverse esperienze. Da tutto ciò scaturiscono non solo un confronto generazionale, ma soprattutto, una vasta disamina sull’amore, tratteggiato in molteplici e differenti aspetti, distribuiti nel tempo. Intorno ai due protagonisti, ecco le sfumature che intercorrono dall’amore al disamore per far affiorare in maniera sapiente i mille volti della vita. Da qui emerge l’eterna domanda: Che cosa è l’amore? Il bisogno di uscire da se stessi? L’estasi che tutti cerchiamo per redimerci dalla nostra fragilità?

Numerose e qualificate le recensioni delle due opere dello scrittore ascolano a cui vengono riconosciute importanti qualità narrative, ma a valorizzare ulteriormente le capacità di Diotallevi, c’è anche l’audiolibro realizzato “(H)eart(h)quakes” con la voce di Fabiana Sera, speaker di Rds che ha molto apprezzato il romanzo e lo stile del suo autore.

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