E’ stato approvato dall’Arengo il piano per gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti comunali, finalizzato a ridurre l’utilizzo delle auto a livello individuale e, quindi, per ridurre traffico e inquinamento in città. Un piano che poi farà da riferimento anche per le grandi aziende presenti sul territorio, con più di 300 dipendenti, obbligate anch’esse a favorire gli spostamenti sostenibili dei propri lavoratori. Il piano del Comune di Ascoli, messo a punto dalla mobility manager dell’Arengo, ovvero la dirigente e comandante della polizia locale Patrizia Celani, introduce alcune misure specifiche per agevolare gli spostamenti dei dipendenti comunali con l’utilizzo di mezzi alternativi alle auto individuali. Ad esempio, facendo ricorso a vetture condivise da più persone (ovvero il car pooling) attraverso una specifica app o anche progettando – insieme alla Start – un possibile servizio di trasporto pubblico a chiamata per collegamenti in autobus con le città dalla stazione Castel di Lama-Offida e dalla zona industriale. Oltre all’attivazione di un’app per utilizzare un’auto per recarsi al lavoro insieme ad altri colleghi e la consegna di buoni mobilità.
Le misure pianificate farebbero riferimento alle sedi dell’Arengo con il maggior numero di dipendenti (per un totale di 351 persone tra Piazza Arringo, viale Federici, corso Mazzini, viale Vellei, via Giusti), dopo aver sottoposto loro un questionario per monitorare l’attuale situazione, Per quanto riguarda il trasporto pubblico, l’Arengo ha già presentato, come detto, un progetto alla Regione di “Demand responsive transit”, ovvero trasporto pubblico a chiamata d’intesa con la Start per garantire il collegamento della città alla zona Industriale e alla stazione di Castel di Lama-Offida al fine di agevolare l’uso dell’autobus negli spostamenti casa-lavoro. La proposta è stata finanziata per circa 209mila euro. Il cronoprogramma prevede l’attivazione del servizio entro il 2025. Per favorire il car-polling, ovvero l’utilizzo da parte di più persone di una stessa auto si sta studiando l’implementazione di un’app per permettere ai lavoratori di organizzarsi. Infine, si prevede l’istituzione di “buoni mobilità” da destinare a chi utilizzerà forme di mobilità sostenibile alternative all’auto privata (sempre entro il 2025).