Stop ai Cas, ovvero i contributi di autonoma sistemazione, dal prossimo 1 aprile 2024, per 75 famiglie ascolane attualmente beneficiarie del sostegno economico. Dopo oltre 7 anni, infatti, dopo il 31 marzo si chiuderanno i rubinetti a seguito del provvedimento definito dalla cabina di coordinamento per la ricostruzione che prevede la cessazione del contributo per le famiglie che al momento delle scosse telluriche erano inquilini – e non proprietarie – dell’appartamento in cui abitavano e poi risultato danneggiato e inagibile. Un provvedimento resosi necessario anche per una razionalizzazione dei fondi post terremoto da finalizzare alla conclusione della ricostruzione e anche alla velocizzazione dei progetti e lo sblocco degli interventi di sistemazione degli edifici. Lo stop al contributo riguarderà ad Ascoli, come anticipato, 75 famiglie (ovvero il 12% delle 620 attualmente beneficiarie e che proprio lo scorso novembre avevano rinnovato o chiesto per la prima volta i contributi di autonoma sistemazione. Si è pensato, infatti, di andare a stoppare i Cas per chi, in realtà, già prima del terremoto pagava di tasca propria un canone di affitto. Cosa che non accadeva, invece, per chi abitava in una casa di proprietà. Nello specifico, come detto, il dato monitorato dell’Ufficio Cas dell’Arengo fa registrare 75 famiglie che perderanno il beneficio, ad Ascoli. E per questi nuclei familiari, – che comunque in questi anni per il disagio subìto non hanno più pagato il canone di affitto – si tratterà ora di capire se si riuscirà ugualmente a sostenere il canone di affitto delle abitazioni temporanee, finora coperto coi Cas, oppure se si renderà necessario reperire alloggi con canoni più bassi. Cosa tutt’altro che semplice in questa fase.