Il Teatro Ventidio Basso di Ascoli si conferma luogo privilegiato per la creazione artistica ospitando in questi giorni la residenza di riallestimento di Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand con adattamento, regia e interpretazione del pluripremiato Arturo Cirillo. Lo spettacolo – proposto nella stagione teatrale promossa dal Comune di Ascoli Piceno con l’AMAT e realizzata con il contributo di Regione Marche e MiC – arriva in scena al Ventidio martedì 23 e mercoledì 24 gennaio con l’interpretazione, accanto ad Arturo Cirillo, di Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Irene Ciani, Giulia Trippetta e Giacomo Vigentini. Prodotto da Marche Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, ERT – Teatro Nazionale – questo Cyrano de Bergerac è al suo secondo anno di tournée e toccherà diciannove città italiane. “Andare con il ricordo ad un musical da me visto da ragazzino a Napoli, nell’ancora esistente Teatro Politeama – racconta Arturo Cirillo -, è stato il primo moto di questo nostro nuovo spettacolo. Il musical in questione era il Cyrano tratto dalla celeberrima commedia di Rostand, a sua volta ispirata ad un personaggio storicamente vissuto, coetaneo del mio amato Molière. Riandare con la memoria a quella esperienza di giovane spettatore è per me risentire, forte come allora, l’attrazione per il teatro, la commozione per una storia d’amore impossibile e quindi fallimentare, ma non per questo meno presente, grazie proprio alla finzione della scena. Lo spettacolo che almeno trentacinque anni dopo porto in scena non è ovviamente la riproposizione di quel musical (con le musiche di Domenico Modugno) ma una continua contaminazione della vicenda di Cyrano di Bergerac, accentuandone più il lato poetico e visionario e meno quello di uomo di spada ed eroe della retorica, con delle rielaborazioni di quelle musiche, ma anche con elaborazioni di altre musiche, da Èdith Piaf a Fiorenzo Carpi. Un teatro canzone, o un modo per raccontare comunque la famosa e triste vicenda d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano attraverso non solo le parole ma anche le note, che a volte fanno ancora di più smuovere i cuori, e riportarmi a quella vocazione teatrale, che è nata anche grazie al dramma musicale di un uomo che si considerava brutto e non degno d’essere amato. Un uomo, o un personaggio, in fondo salvato dal teatro, ora che il teatro ha più che mai bisogno di essere salvato”. Le scene dello spettacolo sono di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, disegno luci di Paolo Manti, musica originale e rielaborazioni di Federico Odling.
Informazioni e prevendita: biglietteria del Teatro 0736 298770, AMAT 071 2072439 e biglietterie circuito vivaticket, anche on line. Inizio spettacoli ore 20.30.