E’ stato avviato il cantiere per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport di Arquata del Tronto. L’opera, resa possibile grazie alla generosità della Croce Rossa Italiana e di altri donatori come la onlus ‘Io ci sono’, rappresenta un altro tassello che si aggiunge al complesso mosaico della ricostruzione. La posa della prima pietra è avvenuta alla presenza del ministro dello Sport Andrea Abodi, del commissario alla ricostruzione, il senatore Guido Castelli e del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. “Ringrazio il ministro della sua presenza – è il commento del sindaco Michele Franchi – La sua vicinanza rappresenta molto per noi. Un grazie speciale va naturalmente anche alla Croce Rossa, che ci ha regalato un sogno”. “Tengo a ribadire – prosegue il sindaco – che la nostra priorità è la ricostruzione delle case, soprattutto nelle aree più colpite. A tal proposito, infatti, vedremo a breve l’apertura di diversi cantieri nelle zone perimetrate. Il palazzetto si inserisce perfettamente in questo contesto perché la comunità arquatana del futuro avrà bisogno di servizi: sanitari, sociali, scolastici e anche sportivi. Ecco, questo palas dovrà essere un punto di riferimento per il nostro comune ma anche per quelli limitrofi e per tutte le società sportive che vorranno utilizzarlo. Riguardo ciò dialogheremo con il Coni, con le forze dell’ordine e i vari corpi militari che potrebbero averne bisogno per la preparazione fisica e l’addestramento. Avere un palasport significherà inoltre occuparsi della gestione e della manutenzione, dunque non mancheranno spunti per il coinvolgimento di giovani e realtà del territorio”. “Una vera rinascita – conclude il sindaco – passa attraverso tutto questo ma non può prescindere dall’istituzione di una ‘Zona economica speciale’, cioè uno spazio all’interno del quale le imprese, già presenti e nuove, possano beneficiare di consistenti agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. Ha funzionato altrove, come a Livigno, può funzionare anche nel cratere sismico del centro Italia, per portare nuove attività economiche, lavoro e residenti. In una parola, vita”.