Ammonta a 1 milione di euro il finanziamento che le Marche riceveranno grazie alla partecipazione al programma pilota dedicato ai siti contaminati di interesse nazionale – SIN del Piano nazionale “Salute, Ambiente, Biodiversità e Clima”. “La salute dei cittadini resta una priorità – sottolinea il vicepresidente con delega alla Sanità, Filippo Saltamartini – nonostante gli insediamenti produttivi abbiano la loro rilevanza per il territorio. Questo progetto valuta l’impatto sulla salute e le strategie da mettere in atto per la tutela dei residenti attraverso l’ottimizzazione e il monitoraggio della sicurezza delle strutture produttive”. La nostra regione partecipa al Programma operativo pilota che mette a punto “interventi di prevenzione per ridurre l’impatto sanitario delle patologie attribuibili all’ambiente e alle disuguaglianze sociali”. Tredici le regioni partecipanti, capofila la Puglia, per un progetto che ha la durata di 3 anni. Verrà costituito un sistema di sorveglianza ambiente-salute: l’obiettivo è prevenire la contaminazione per tutelare la salute pubblica, contrastando la disuguaglianza tra territori. Sono previste attività di sorveglianza epidemiologica, di analisi ambientale e di sorveglianza sanitaria con la partecipazione attiva dei cittadini. Il progetto prevede anche il potenziamento di strumenti già esistenti come il registro tumori. Sono disponibili inoltre i dati della sorveglianza sugli stili di vita (PASSI), il cui questionario potrà essere somministrato a un campione significativo di residenti. Verranno attivate collaborazioni con medici di medicina generale e pediatri per potenziare attività di prevenzione e promozione della salute, con azioni mirate anche alla salute infantile. “Già nel 2022 – ricorda Saltamartini – avevamo avviato un’indagine epidemiologica che prende in considerazione malformazioni congenite e fattori ambientali. Questa progettualità rafforzerà ulteriormente la nostra azione per una gestione consapevole dei problemi del territorio”. La partecipazione al programma sarà coordinata dall’Ars Marche, con la partecipazione di Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche (ARPAM) e Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche. La Regione Marche ha anche aderito a un secondo progetto relativo al monitoraggio dell’esposizione a vari inquinanti, che sarà coordinato della Regione Veneto.