Alla presenza del dirigente scolastico professor Daniele Marini, del comandante della stazione dei CC di Villa Pigna Alessandro Giorgioni, del parroco di Maltignano e Caselle Don Adam Baransky, del presidente del consiglio d’istituto Fausto Pezzuoli, in rappresentanza dei genitori, delle fiduciarie del plesso professoresse Francesca De Benedictis e Franca Verdecchia in rappresentanza del corpo docente, del coordinatore della protezione civile Antonio De Carolis e di alcuni alunni dell’ISC Maltignano-Folignano iscritti al corso di ceramica, con una sobria cerimonia l’amministrazione comunale di Maltignano ha restituito le aule didattiche al primo piano del plesso scolastico di via Dante Alighieri. “È veramente una grande soddisfazione – ha dichiarato il sindaco Armando Falcioni – concludere lavori di investimento sul nostro plesso che vanno avanti da anni. Questa amministrazione ha svolto opere per oltre 800.000 mila euro, tutti a fondo perduto, a partire dal più importante, da parte della Regione Marche, che ci ha permesso di concludere l’ultimo piano e di adeguarlo dal punto di vista energetico. Poi con i fondi sisma e quelli messi a disposizione del ministero dell’Interno abbiamo realizzato nuove aule, scale antiincendio che ci hanno permesso di aumentare la capienza della scuola nonché queste ultime opere di adeguamento antiincendio e la realizzazione dei laboratori didattici. Non sarà un caso, quindi, che la scuola di Maltignano registra aumento di iscrizione negli anni. Ciò è merito della struttura ma soprattutto del corpo docente e non docente appassionato, professionale e competente al qual va il nostro sincero ringraziamento per questa missione di migliorare la conoscenza e la crescita dei nostri ragazzi. Inoltre mi sento di ringraziare il nostro delegato alla Pubblica istruzione Daniela Merlonghi e tutto l’ufficio tecnico del comune per l’impegno che è andato oltre il dovere istituzionale o professionale”. Al termine, l’amministrazione comunale, presente anche il vicesindaco Monica Mancini Cilla, ha ringraziato pubblicamente la famiglia Di Stefano, presente alla cerimonia, per aver donato delle librerie collocate nelle varie aule.