Prosegue il processo di stabilizzazione del personale da parte dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli che, in questo modo, dà un segnale importante di lotta al precariato, come forse mai era accaduto, perlomeno nel recente passato. Dal prossimo primo aprile, infatti, l’Ast di Ascoli trasformerà il rapporto di lavoro da tempo determinato a indeterminato per altri 35 dipendenti, che vanno dunque a sommarsi ai 108 per i quali si è proceduto in tal senso lo scorso 28 febbraio, nell’ambito del ‘Piano di stabilizzazione Covid per l’anno 2024’. Nello specifico si tratta di 33 unità di personale del comparto e 2 della dirigenza: 4 infermieri, 1 ostetrica, 1 tecnico di laboratorio biomedico, 1 tecnico di radiologia medica, 3 tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, 2 fisioterapisti, 1 tecnico della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, 1 assistente sociale, 8 assistenti amministrativi, 2 assistenti informatici, 1 collaboratore tecnico professionale, 8 operatori tecnici specializzati, 1 dirigente biologo e 1 dirigente medico di gastroenterologia. Inoltre saranno assunti dall’Azienda ulteriori 6 operatori socio-sanitari attraverso scorrimento di graduatoria a seguito di altrettante rinunce. Sono dunque complessivamente 143 i dipendenti che dall’inizio dell’anno sono stati stabilizzati ‘secondo le regole Covid’ dall’Ast di Ascoli, su 151 previsti dal Piano di stabilizzazione per il 2024. L’assunzione a tempo indeterminato, oltre a dare sicurezza economica al lavoratore, va verso gli obiettivi che la direzione si è prefissata e che ha più volte ribadito, ovvero la riduzione del precariato e il mantenimento del personale che ha già acquisito competenze.
PAGAMENTO DELLA PRODUTTIVITA’ 2022
“Non si comprende la lamentela di Usb e Nursind in quanto l’Azienda sanitaria aveva comunicato in anticipo al personale, e alle stesse rappresentanze sindacali, le modalità con le quali si sarebbe proceduto al recupero dei doppi pagamenti delle prestazioni aggiuntive e degli straordinari”. E’ quanto afferma la direzione dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli in risposta alla nota diffusa dalle organizzazioni sindacali Usb e Nursind nella quale hanno parlato di ‘produttività conguagliata con gli errori di pagamento’. L’Ast di Ascoli, il 21 febbraio scorso, ha inviato un’ informativa al personale del comparto con cui ha spiegato le modalità con le quali si sarebbe proceduto al recupero dei doppi pagamenti delle prestazioni aggiuntive e degli straordinari. “Diversamente da quanto sostenuto dalle due organizzazioni sindacali – continua la direzione dell’Azienda – l’Ast ha dimostrato attenzione alle esigenze del personale dipendente, avendo dato disposizione di procedere a un recupero rateizzato pari a 100 euro mensili, a decorrere dal mese di febbraio nell’ambito della busta paga base. Nell’avviso era previsto, inoltre, che anche in occasione di successive erogazioni di emolumenti accessori, quindi importi eccedenti l’emolumento stipendiale di base, questi sarebbero stati trattenuti sino alla concorrenza del credito. Non si comprendono, dunque, le lamentele dei dipendenti, alla luce del fatto che il personale che ha beneficiato dei doppi pagamenti ha avuto nella propria disponibilità somme di denaro in anticipo rispetto agli altri dipendenti per i quali si è verificato l’errore”.
PIANO FERIE ESTIVE 2024
Il Servizio infermieristico dell’Ast di Ascoli, in sede di delegazione trattante, ha illustrato alla Rsu e alle organizzazioni sindacali il Piano ferie estivo 2024, individuando, nel rispetto delle previsioni del Contratto collettivo nazionale, i periodi quindicinali nell’ambito dei quali il personale si sarebbe dovuto distribuire le ferie. “Tale programmazione – spiega la direzione dell’Azienda sanitaria -, che non prevede sovrapposizioni tra i dipendenti, consente da un lato di far usufruire a tutto il personale del periodo di ferie nei termini previsti dalla normativa, dall’altro di garantire i servizi sanitari e di assistenza agli utenti. Ma a quanto pare, sebbene in prima battuta le organizzazioni sindacali non si siano espresse, a distanza di 15 giorni alcune sigle hanno riferito che il personale ha già da tempo prenotato e organizzato le proprie ferie estive autodefinendo modalità e tempi di fruizione delle stesse, forse utilizzando le modalità del passato. Proprio quelle modalità che negli anni precedenti hanno fatto cumulare ai dipendenti in servizio moltissimi giorni di ferie e ore eccedenti dei quali gli stessi sindacati lamentano la mancata fruizione. Come già ribadito – conclude la direzione dell’Ast di Ascoli -, in un’organizzazione complessa come quella sanitaria che vede il coinvolgimento di moltissimo personale, per avere un servizio sanitario efficacie ed efficiente, per rispettare le previsioni dei Ccnl e dare a tutto il personale le stesse opportunità con equità di trattamento, è necessario avere regole chiare e precise nell’ambito delle quali muoversi. E’ in questi termini che le ferie da contratto devono essere programmate e autorizzate dai superiori gerarchici”.