Il peschereccio affondato al porto di San Benedetto

Il peschereccio affondato al porto di San Benedetto

Un altro peschereccio affondato a distanza di soli cinque giorni dal naufragio del “M/P Antonio Padre”, questa volta all’interno del porto di San Benedetto del Tronto. La segnalazione è giunta nella tarda serata di ieri alla Sala Operativa della locale Capitaneria di porto. “Il peschereccio, lungo 21 metri, – si legge in un comunicato della Capitaneria – era appena rientrato dall’attività di pesca ed aveva ormeggiato al suo abituale posto (banchina di riva) quando, per cause ancora da definire, è affondato adagiandosi sul fondale di circa 3 metri, con la parte sinistra dello scafo a pelo d’acqua e ancora visibile. Immediatamente il comandante del porto, capitano di Fregata Alessandra Di Maglio, ha disposto l’invio di personale militare e dell’equipaggio della motovedetta di guardia in porto, al fine di appurare i fatti e coordinare le operazioni necessarie al contenimento dell’eventuale inquinamento. L’autorità marittima ha diffidato l’armatore del motopesca a porre in essere ogni azione finalizzata ad impedire ogni forma di inquinamento causato dall’eventuale fuoriuscita di idrocarburi dal peschereccio. L’armatore ha provveduto a mettere in sicurezza lo specchio acqueo interessato mediante il posizionamento di panne assorbenti e panne contenitive. In queste ore, gli uomini e le donne della Guardia costiera picena stanno ascoltando tutti i membri dell’equipaggio del peschereccio per ricostruire la dinamica dell’affondamento. La Capitaneria di porto di San Benedetto, prosegue a ritmo serrato un costante monitoraggio portuale e ambientale”.

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