IMG_6687Di incontri tra diplomandi e diplomati se ne organizzano tanti negli istituti superiori, l’evento organizzato dall’ “Associazione Ex Allievi Fermi-Sacconi-Ceci”, però, è decisamente originale.Protagonisti dell’evento sono stati gli studenti di ieri, diplomati nell’ istituto tecnico ascolano nel 1964, che hanno avuto l’occasione di incontrare i protagonisti dell’Italia di domani: studenti e studentesse attuali dell’istituto.Si potrebbe definire l’incontro quasi una sorta di passaggio del testimone intergenerazionale tra gli studenti che a Luglio conseguiranno il diploma tecnico e chi è partito da Ascoli, negli anni sessanta del secolo scorso, con un diploma di perito industriale e molta voglia di trovare un posto di lavoro.
La mattinata inizia con il saluto del dirigente scolastico e presidente dell’associazione Ex Allievi, prof. Ado Evangelisti, che nel presentare l’evento sottolinea l’importanza di un simile momento di confronto e dialogo autentico tra generazioni.
La parola passa poi alle testimonianze degli ex studenti: Giovan Battista Spalvieri, Giancarlo Tomassetti, Giuseppe Pagliacci, Paolo Raimondi, Bruno Argieri, Enrico Lucarini, Guerrino Giacomini, Roberto Massi, Gianni Silvestri, Giuseppe Di Benedetto,Gianfranco Vaineri,Piero Giantomassi, Domino Galiffa, Cassiano Malpiedi, assente (giustificato, come si direbbe in gergo scolastico) Gianfranco Vaineri.
Gli aneddoti raccontati durante la mattinata di Sabato scorso, 20 Aprile, presso l’aula magna dell’ ITT Fermi di Ascoli sono stati tanti, tutti ascoltati con grande attenzione dai giovani diplomandi. Alcuni di quei ragazzi, partiti nel 1964 dall’ allora ITI (Istituto Tecnico Industriale) Enrico Fermi di Ascoli, sono diventati tecnici ed impiegati in aziende locali, altri sono diventati imprenditori o dirigenti di grandi gruppi industriali, qualcuno di loro è diventato docente universitario o dirigente scolastico, altri hanno preso strade distanti dal mondo della tecnologia, diventando addirittura musicisti o registi di grandi eventi sportivi. Per qualche ora, incantati dalle storie di vita vera degli ex studenti, i diplomandi hanno potuto ascoltare esperienze molto diverse da quelle proposte dai vari “influencer” presenti nel mondo dei social o dei sedicenti “esperti di soldi facili” che abbondano online. Qualcuno degli ex studenti ammette di aver fatto scelte controcorrente, rinunciando alla carriera per non sacrificare gli affetti o scendere a compromessi con la propria coscienza.
Storie di altri tempi? Forse si, ma sono storie autentiche, che arrivano al cuore dei giovani presenti che in silenzio ne fanno tesoro.I racocnti ad un tratto vengono interrotti dalla domanda di un diplomando che, evidentemente colpito dalla grinta mostrata dai diplomati “senior”,chiede loro quale sia il segreto per raggiungere questi traguardi.La risposta data dagli ex studenti è stata netta: tenacia, determinazione ed onestà,valori che sono necessari oggi come allora per poter raggiungere il successo senza però diventarne schiavi. A prendere la parola, oltre agli ex studenti è stato anche un ex docente dell’ Istituto Fermi: il prof. Giorgio Bagnara, che proprio negli anni sessanta, ebbe tra i suoi studenti alcuni dei diplomati presenti all’evento.Le sue parole e la sua preziosa testimonianza raccontano una scuola in cui il rapporto tra studenti e docenti era caratterizzato dalla fiducia, dal rispetto e dalla consapevolezza dell’importanza dello studio come strumento per la crescita umana e la realizzazione lavorativa.
“Per noi primi diplomati all’ITI di Ascoli Piceno conseguire il diploma è stata la realizzazione di un sogno”, racconta l’ex studente Giuseppe Pagliacci, prima di allora infatti, i giovani desiderosi di ricevere un’istruzione tecnica, erano costretti ad iscriversi all’ Istituto Montani di Fermo. L’ Istituto Tecnico ad Ascoli, nacque infatti nel Maggio 1960, grazie ad un Decreto del Presidente della Repubblica, raccogliendo da subito molte iscrizioni dalla città e dai paesi limitrofi.Il dialogo tra i primi diplomati dell’ ITI Fermi e gli studenti attuali è stato molto informale, qualche ex studente ha confessato di aver avuto brutti voti durante la sua carriera scolastica, dimostrando però sempre un grande rispetto per i docenti. Al tempo stesso è apparso chiaro un messaggio: il diploma tecnico, che consente una formazione non solo nelle materie professionalizzanti ma anche nell’area umanistica e logico-matematica,è in grado di aprire molte strade,a patto di mettersi in gioco e approfittare del periodo delle superiori per porre le basi per realizzare i propri sogni ed imparare a coltivarli.

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