Si è svolta lo scorso venerdì, presso il palazzo Kursaal di Giulianova, la cerimonia di premiazione della XIII edizione del Concorso “Filomena Delli Castelli”, promosso dalla Commissione alle Pari Opportunità del Comune di Giulianova, in collaborazione con l’omonima città, con il patrocinio del Senato della Repubblica, dell’Università degli Studi di Teramo, della regione Abruzzo, delle Commissioni alle Pari Opportunità di Teramo e, del MIUR. Per gli alunni delle classi 4^A e 4^D del Liceo Linguistico, coordinati dai referenti proff. Francesco Maria Anzivino, Sabrina Grilli e Ines Del Valle Yepez, e dalle prof.sse Chiara Bellabarba e Serafina Olmo, la partecipazione al Concorso ha costituito un’importante occasione per riflettere sul tema del linguaggio come “arma potente”.
Gli studenti della classe 4^ D si sono aggiudicati il terzo posto con il cortometraggio “Il linguaggio è un’arma potente: può ferire e può curare”, ideato e diretto da Laura Lorenzetti con le coreografie di Désirée Pia Russi e interpretato da Eleonora Ciapanna, Gaia Cicchi, Charlize Renée Cocco, Sofia Marcozzi, Désirée Pia Russi, con la partecipazione del resto della classe. I ragazzi hanno ricevuto un premio in denaro, assegnato dalla giuria composta dal vicesindaco Lidia Albani, dalla docente dell’Università degli Studi di Teramo Fiammetta Ricci, dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Cristina Barnabei, dallo psichiatra Domenico Di Sante, con la seguente motivazione: “con la danza si comunica la potenza delle parole; il lavoro è basato su un’unica parola esclusione, stampata su anime nere, che porta all’odio. Il cortometraggio si distingue per la scelta originale di sottolineare la potenza delle parole con l’assenza di parole. Il movimento corporeo e la danza esprimono una modalità comunicativa istintiva e primordiale: il ritmo, ancor prima delle parole, ha unito gli individui fin dalle origini dell’umanità. La coreografia è sostenuta da un’adeguata scelta musicale che porta da un mondo nero pieno di conflitti verso un mondo colorato di contatto e inclusione sostenuto dalla gioia e dall’unica battuta del filmato vi voglio bene, che esprime sinteticamente il concetto della parola che cura. Con questo premio si vuole sottolineare la grande partecipazione della classe alla realizzazione del filmato rafforzativo del messaggio che si vuole comunicare ossia l’inclusione”.
Così commenta il dirigente scolastico, prof. Enrico Piasini: “Il podio dei nostri alunni, per la terza volta consecutiva, costituisce una grande soddisfazione per l’intera comunità scolastica. Il tema del concorso è stato sviluppato con originalità e creatività dai ragazzi, i quali hanno dimostrato di riuscire a ideare e realizzare un prodotto multimediale innovativo, di saper creare un clima di cooperazione e fiducia, lavorando in team, e di essere in grado di operare un’intensa riflessione critica”.