E’ intervenuto poi il Presidente del comitato Giovanni Stracci prima delle relazioni tecniche, coordinate da Leo Bollettini, da parte di esperti di viabilità. Alberto Romagnoli consigliere nazionale dell’ordine degli ingegneri, ha illustrato come lo sviluppo di un Paese corra sui binari ad alta velocità in uno studio di tre anni, ricordando purtroppo che altri Paesi ci hanno superato. Sono poi intervenuti gli ingegneri Giancarlo Avaro e Giuseppe Silvestri mentre Nazzareno Straccia ha raccontato la sua esperienza lavorativa in Danimarca ponendo l’accento su come i tempi di percorrenza disincentivino il turismo. Partecipazione in presenza e in remoto anche del Presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, dell’imprenditrice Graziella Ciriaci (che ha illustrato come la sua azienda centenaria denunci da tempo la mancanza di connessioni logistiche che porta gli imprenditori a riversare gli investimenti sulla dorsale tirrenica, impoverendo i territori e contribuendo allo spopolamento), del vice Presidente nazionale della Fai-Conftrasporto Natalino Mori, del dirigente di azienda nel settore trasporti Massimiliano Ripamonti, di Sergio Marchei della Fnaarc Associazione agenti di commercio, del Segretario Nazionale della PMIA autotrasporto Unilavoro Roberto Galanti, dell’onorevole Giorgio Fede membro della commissione Trasporti della Camera e di Carlo Ciccioli Consigliere della Regione Marche.
Il segretario Nazionale di PMIA autotrasporto Unilavoro, Roberto Galanti, nel suo intervento ha segnalato i motivi dell’urgenza di intervenire significativamente su strade, autostrade e ferrovie dell’intera dorsale adriatica. “Il rinnovamento delle infrastrutture nel sud delle Marche e delle regioni limitrofe (Abruzzo e Puglia) a due carreggiate e tre corsie – ha dichiarato Galanti – consentirebbe all’intero territorio di non rimanere escluso dall’economia nazionale ed internazionale che conta. Autostrade per l’Italia dovrebbe interfacciarsi con le RFI (la Rete Ferroviaria Italiana) a cui è stato dato il compito di progettare e costruire tracciati ferroviari ad alta velocità, con annesso trasferimento notturno del traffico merci (una delle tante soluzioni proposte). Si tratta di un dialogo che non può mancare. L’opera ferroviaria è importantissima per non escludere la dorsale adriatica dal mondo che ‘corre’. L’attuale strada ferrata pensata nell’800 andrebbe invece utilizzata come ‘metro di superficie’ con tram-treni, in modo che tutte le stazioni e le mini stazioni si colleghino con l’Aeroporto Raffaello Sanzio di Ancona-Falconara, Pescara e Brindisi”. Il segretario si è soffermato, come spunto di riflessione, su alcuni dati quali per esempio il numero degli infiniti cantieri autostradali (si parla di un cantiere ogni 12 km circa, secondo i dati Altroconsumo) e sull’eccessivo numero delle vittime (spesso la disattenzione è data dallo stress). “Di lavoro ce n’è tanto da fare – ha concluso Galanti – mai si comincia e mai si risolve, quindi è ora di passare dalle parole ai fatti”.
La chiusura è stata affidata al Sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo, che ha lanciato un appello: “Togliamoci lo stemma politico – ha dichiarato il primo cittadino – non è più momento di vivere di luce riflessa, per i nostri figli che non hanno aspettative e vanno via a cercare fortuna altrove”.