IMG_7012In attuazione di un Piano Operativo di Controlli nel settore agroalimentare e più in particolare nella filiera ittica, eseguito congiuntamente, dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera, sono state condotte specifiche attività ispettive, nella settimana dal 5 al 12 maggio, durante le quali, il personale delle due Amministrazioni ha posto la lente di ingrandimento verso attività commerciali, operanti sia nel settore della ristorazione che in quello della conservazione degli alimenti.
Gli interventi, coordinati dalla Direzione Marittima della Guardia Costiera di Ancona e dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona, sono stati orientati ad individuare ipotesi di falsa indicazione dell’origine del prodotto, focalizzando l’attenzione sulla tracciabilità del prodotto ittico ed hanno avuto quale primario interesse, la salute del consumatore finale.
In tale contesto, sono stati individuati gli obiettivi da controllare, che in determinati casi, data la complessità e specificità della materia, hanno richiesto l’ausilio del personale dell’AST, (azienda sanitaria territoriale), deputato al riscontro degli aspetti igienico sanitari, connessi all’esercizio della somministrazione e conservazione degli alimenti.
Nel corso della settimana di riferimento, sono stati controllati, nell’ambito dei Compartimenti Marittimi di Pesaro, Ancona e San Benedetto del Tronto, nr. 1 impianto di trasformazione di prodotti ittici freschi e congelati e nr. 2 esercizi di ristorazione.
Criticità sono state individuate nella località San Benedetto del Tronto, dove gli operanti hanno segnalato amministrativamente, la sospensione precauzionale di un esercizio di ristorazione, per gravi inadempienze connesse agli aspetti igienico sanitari, che potrà essere riaperto, solo a seguito dell’attuazione delle prescrizioni impartite dal personale dell’AST, con contestuale sequestro amministrativo di oltre kg. 20 di pesce per l’assenza di informazioni connesse alla tracciabilità. L’attività svolta nella provincia di Ancona ha portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di un esercente l’attività di ristorazione, per gravi inadempienze relative alla cattiva conservazione delle derrate alimentari detenute per la somministrazione alla clientela; i prodotti, corrispondenti a oltre kg. 160 di alimenti vari, venivano sottoposti a sequestro penale; nello stesso contesto, si procedeva a sottoporre a sequestro amministrativo complessivi kg. 1.361 di generi alimentari di varia natura e lt. 215 di olio vario per mancanza di informazioni sulla tracciabilità ed etichettatura, nonché lt. 18 di olio extravergine di oliva, per assenza di informazioni obbligatorie relative al lotto di produzione, alla campagna olearia ed alla data di scadenza presumibile;
Nel complesso, sono stati impegnati in tutta la Regione Marche, nr. 18 militari di entrambe le Amministrazioni, che unitamente al personale dell’AST, hanno comminato sanzioni pari ad oltre € 10.000, sottoponendo a sequestro, oltre kg. 1500 di alimenti vari, che saranno oggetto di smaltimento a cura di idonea ditta.
La stretta sinergia operativa del personale operante, oltre a verificare il rispetto delle norme connesse alla preservazione e all’autenticità del nostro patrimonio alimentare, ha consentito di ritirare dal mercato vari prodotti (carni, pesci, prodotti derivanti dalla lavorazione delle farine e dolci), potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori finali, attesa l’impossibilità di identificarne la provenienza.

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