TribunaleOkL’Avvocatura picena comunica – attraverso una nota – che “dopo le numerose interlocuzioni avute negli ultimi mesi con gli organi istituzionali locali e regionali circa la preoccupante questione riguardante lo sfratto del Palazzo di Giustizia, ha ritenuto doveroso farsi portatrice degli interessi dell’intera comunità e per tali ragioni ha chiesto ed ottenuto una interlocuzione diretta con il Ministero dell’economia e finanze, nella persona del sottosegretario Lucia Albano. Lo scorso 21 maggio, il presidente e il segretario del Coa, gli avvocati Paolo Travaglini e Valerio Fioravanti, in rappresentanza dell’Ordine degli avvocati di Ascoli, sono stati ricevuti nella sede di via XX Settembre a Roma. In tale occasione l’onorevole Albano ha confermato l’interessamento diretto del Mef per la risoluzione positiva della delicata vicenda, garantendo, con assoluta certezza, la permanenza del Tribunale piceno negli attuali locali di piazza Serafino Orlini n. 1. I rappresentanti dell’Avvocatura ascolana, prima di congedarsi e di ringraziare  Lucia Albano per i chiarimenti e le rassicurazioni fornite, hanno tenuto a ribadire che il Coa di Ascoli continuerà a vigilare e a promuovere, per quanto nei suoi poteri, tutte le azioni necessarie affinché non vengano spenti i fari sull’intera vicenda, con l’obiettivo primario di ottenere, nel più breve tempo possibile, una doverosa soluzione a questa inaccettabile situazione. La chiusura del Tribunale di Ascoli, oggi fissata al 31 dicembre 2026, priverebbe il capoluogo piceno e l’intera provincia di un legittimo presidio di legalità, con prevedibili ripercussioni anche su tutto il tessuto economico e sociale che ruota intorno al Palazzo di giustizia”.

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