C’è soprattutto il grande cuore di chi ama visceralmente questo territorio calpestato, nel 2016, da un impietoso terremoto, nella miscela magica che sarà in grado di sprigionare nuova vita dalle macerie – attraverso oggetti che vanno vissuti, come le panchine, gli arredi, i segni di nuova vitalità – proprio là dove tante vite erano state spezzate circa 8 anni fa.
Il cuore pulsante è quello di chi non solo lavora, ma è nato e vissuto nel territorio ascolano: l’impresa Panichi, con i fratelli Stefano e Simone, e gli uomini della ricerca avanzata, quelli di Centauroos. Dalle rovine si può rinascere e tornare a vivere. Questo il messaggio forte che i promotori di questo progetto in grado di ricostruire anche la speranza, oltre alle strutture, lanciano con la consapevolezza che con convinzione, innovazione, tecnologia e ampie vedute, si può arrivare anche a rigenerare quello che non c’è più. L’impresa Panichi, in questo senso, continua a dimostrare di saper guardare avanti, andare oltre, anche partendo dal problema – nel caso specifico le macerie – per creare una nuova opportunità. Questo è il progetto “Centauroos: Ripensare, riciclare, ri-costruire – Nuova vita alle macerie”
Luca Marcolini
Ed ecco il video che racconta questo viaggio dal passato verso il futuro, dalla morte verso il ritorno della vita nelle zone duramente colpite dal sisma del 2016.