Prosegue il calo tendenziale annuo di circa 4.000 unità del numero degli agenti e rappresentanti di commercio attivi, di cui ben 18.000 prossimi alla pensione. 209 mila è il numero complessivo attuale, di cui il 15% femminile, e con una età media di 52 anni.
Sono segnali che attestano la difficoltà del ricambio generazionale in un settore strategico che intermedia il 70% del PIL nazionale. Tra le possibili cause insieme alla tendenza nazionale demografica: fisco troppo oneroso che non invoglia ad intraprendere l’attività di agente, costi gravosi di gestione dell’attività e condizioni contrattuali spesso non conformi agli Accordi Economici Collettivi (AEC) stipulati a garanzia di entrambe le parti contraenti.
“Noi agenti facciamo la differenza nelle reti commerciali delle aziende – sottolinea il presidente provinciale di Agenti FNAARC del Piceno Tullio Luciani – Molte piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale della nostra economia, si sono sviluppate e continuano a vendere grazie alla figura professionale dell’agente di commercio che, gestendo in prevalenza più mandati contemporaneamente, riesce a sostenere i costi della propria attività garantendo una presenza commerciale sul mercato anche a chi non potrebbe permettersela”.
“Agenti FNAARC è a disposizione per aprire un tavolo di confronto ed affrontare insieme alle aziende il delicato tema del ricambio generazionale che sta interessando la nostra categoria – afferma Alberto Petranzan, presidente nazionale Agenti FNAARC – Così come gli agenti di commercio supportano quotidianamente le aziende nell’affrontare i mercati, noi agenti vogliamo collaborare con le case mandanti per rilanciare la figura dell’agente di commercio il cui calo danneggia principalmente le reti commerciali delle aziende stesse.”