IMG_7766Inaugurata ieri la scalinata Leopardi che collega corso Vittorio Emanuele con via Candido Augusto Vecchi e viale Alcide De Gasperi. Alla cerimonia erano presenti oltre al sindaco Marco Fioravanti ed una delegazione della Quintana, l’assessore regionale Antonini e gli assessori comunali Trontini, Pantaloni e Stallone col professor Papetti.  Sono stati i ceramisti ascolani dell’associazione Art Ap a realizzare le 884 formelle (Andrea Fusco, Anna Maria Falconi,  Barbara Collina, Barbara Petrelli, Barbara Tomassini, Cinzia Cordivani, Giulia Alesi, Giuseppina Di Spurio, Luciano Caponi e Patrizia Bartolomei. Un lavoro mostre puntiglioso e certosino con le maestranze della Panichi Srl. He si sono adoperati con professionalità alla messa in opera delle mattonelle.     Ogni artigiano ha contribuito all’opera con cinque gradini, alternati dai versi della poesia “Ascoli miè bella” di Emidio Cagnucci, poeta dialettale ascolano.  Le decorazioni delle maioliche rappresentano animali, fiori, ma anche classici di Raffaello e simboli di Ascoli e della Quintana. In alcune fasce spicca la ramina a spessore, caratteristica dell’antica arte della ceramica, unendo quindi elementi classici e moderni. Il direttore dei musei civici Stefano Papetti ha tenuto a ricordare che “la decorazione in ceramica della Scalinata Leopardi Ascoli è la seconda in lunghezza dopo quella di Caltagirone; per cui – ha detto lanciando la sfida – bisognerà ora progettare la Scalinata dell’Annunziata in ceramica per aggiudicarci il primato nazionale”.

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