Nell’ambito controlli sul contrasto al lavoro nero ed al caporalato, militari della Stazione di Monteprandone, unitamente al personale specializzato dell’ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno, alla locale Polizia Municipale, al personale della prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’AST nr. 5, ai Servizi Sociali Territoriali e l’Ufficio Tecnico Comunale, martedì scorso, hanno eseguito un’attività ispettiva, in località Centobuchi, presso uno stabile industriale riconducibile a due cittadini, un 48enne ed un 53enne, di origini cinesi, entrambi titolari di attività commerciali.
Le operazioni, che si sono svolte nell’arco dell’intera giornata, hanno consentito di individuare due laboratori tessili, ubicati distintamente al piano seminterrato ed al piano rialzato, mentre al piano primo sono state trovate diciassette stanze adibite a dormitorio, con annessi locali di refezione e mensa. All’interno delle camere sono stati identificati 25 soggetti di nazionalità cinese, dipendenti delle suddette ditte, tutti con permesso di soggiorno in corso di validità. Inoltre è stato trovato un appartamento, interamente arredato, verosimilmente occupato da uno dei titolari.
L’esito delle ispezioni ha consentito di rilevare:
- l’abusiva costruzione delle infrastrutture realizzate per ospitare i lavoratori;
- l’abusivo esercizio delle attività di somministrazione di alimenti, peraltro in locali privi dei prescritti requisiti igienico sanitari;
- l’assenza di titoli abitativi;
- la grave carenza di igiene e sicurezza.
Pertanto, oltre alle sanzioni previste dalla legge, al tassativo divieto di far uso abitativo tali locali, all’ordine di ripristino dello stato dei luoghi, sotto la direzione della Procura di Ascoli Piceno, sono in corso accertamenti finalizzati a verificare condizioni di sfruttamento lavorativo, anche legate alla degradante condizione alloggiativa.
Rilevate, altresì, varie violazioni delle norme in materia di sicurezza nei luoghi lavoro.
Tutti i lavoratori identificati hanno trovato altra sistemazione.