C’è chi sceglie di approcciarsi al tema della sanità amplificando quasi quotidianamente, a volte anche tra rulli di tamburo e megafono alla mano, certe battaglie e critiche su temi che riteniamo da addetti ai lavori e per addetti ai lavori. E parliamo di argomenti strettamente tecnico-burocratici come incentivi, straordinari, procedure, gestione del personale, budget, “pagelle” dei primari e così via. Temi che, a nostro avviso, vanno affrontati nei giusti, doverosi e più idonei confronti interni (che risultano esserci), ovvero nelle sedi preposte.  

C’è invece chi – tra cui la Gazzetta di Ascoli – intende rendersi utile alla collettività e affrontare il tema sanitario informando e accendendo i riflettori su tutte le attività e diramazioni che siano di reale e diretto interesse del paziente. Ovvero di colui che deve restare al centro del sistema-salute. Questione di vedute, forse. Ma a rafforzare la nostra convinzione sono proprio i riscontri dei lettori (tutti potenziali pazienti) che parlano chiaro. Interessa più capire, ad esempio (e tanto per far riferimento a un tema ricorrente), cosa si stia facendo per migliorare il sistema di accesso alle prestazioni ambulatoriali piuttosto che venire a conoscenza dei voti in  pagella del personale dell’Ast. Sempre nel massimo rispetto degli operatori e dei propri diritti.

Per questo motivo, perseguendo la nostra convinzione, riteniamo possano interessare i cittadini e pazienti le dichiarazioni della direttrice generale dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, Nicoletta Natalini – rilasciate all’emittente Vera Tv – riguardo quanto si stia facendo proprio sul fronte delle liste d’attesa e sulle soluzioni messe in campo.

 

IMG_5924Prestazioni ambulatoriali e liste d’attesa: le risposte messe in campo dall’Ast di Ascoli

“Quella delle liste d’attesa è una delle tematiche di cui ci occupiamo regolarmente. – spiega la direttrice generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini –  Ma non dobbiamo dimenticare che siamo un servizio sanitario che si deve occupare anche dell’emergenza, dell’urgenza, delle prestazioni oncologiche, degli anziani, dei disabili. Gli ambiti di impegno sono tantissimi. Le prestazioni ambulatoriali sono uno dei tanti argomenti, ma chiaramente non possiamo investire lì tutte le risorse lasciando scoperte altre fette di bisogno veramente salvavita. Sulle liste d’attesa e, quindi, sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale ed esami strumentali che possono essere prenotati, stiamo lavorando a 360 gradi”.

 

ospedale mazzoni ambulatoriLa miscelazione dell’offerta

“Stiamo lavorando insieme al privato accreditato – aggiunge Natalini – per orientare i cittadini su quello che loro offrono, sempre attraverso le agende Cup, verso il bisogno che noi giornalmente, settimanalmente, mensilmente rileviamo. Perché  non abbiamo sempre la stessa richiesta. Ci sono dei periodi in cui ci chiedono più prestazioni radiologiche e altri in cui esplodono le richieste di visite oculistiche. Quindi, fornire un’offerta sempre uguale nel corso dell’anno può comportare magari di avere liste di attesa per una prestazione e di avere… non dico delle agende vuote, ma dei tempi brevissimi per un’altra tipologia di prestazione. Quindi, noi dobbiamo continuamente miscelare l’offerta che diamo. A tal proposito c’è proprio un gruppo di lavoro con un dirigente medico che si occupa specificatamente di questo. Lavoriamo riorganizzando i servizi”.

 

IMG_6342Gli esempi concreti riguardo le risposte fornite

“Come già detto, – rimarca la direttrice generale dell’Ast di Ascoli – nel corso dei mesi, lavorando col direttore di Radiologia abbiamo offerto molte più prestazioni di radiologia pesante, come Tac e risonanze, per le quali avevamo delle liste di attesa. Tant’è che adesso praticamente non ne abbiamo più. Ora, invece, stiamo lavorando con il direttore di Oculistica, il dottor Luca Cesari. C’è stata una riorganizzazione e, considerando che gli oculisti partecipavano alle guardie notturne in ospedale, li abbiamo tolti da questa funzione e abbiamo sopperito sostituendoli con altre figure, altri specialisti in chirurgia. Così loro possono dedicarsi di più alle visite oculistiche. Stiamo lavorando settorialmente perché ogni branca specialistica ha delle modalità diverse di risposte e di organizzazione”.

 

Almeno 600 prestazioni al giorno

IMG_6613 (1)“Noi stiamo dando – conclude Natalini – non meno di 600 prestazioni al giorno. Quindi non si può dire che noi non diamo risposta. Diamo risposta alla maggior parte delle richieste. E’ evidente che i 600 che hanno prenotato non dicono niente, mentre i 10 che sono andati al Cup e non hanno trovato risposta sono quelli che fanno molto più rumore. Fa più rumore una foglia che cade che una foresta che cresce. Però garantisco ai cittadini che è una tematica di cui ci occupiamo costantemente, tutti i giorni, con delle equipe per fare tutto ciò che è nel limite del possibile. Lo dicono sempre i media che c’è carenza di personale, ma è un problema a livello nazionale. Le risorse che abbiamo noi le utilizziamo tutte, cerchiamo i professionisti negli ambiti che ci servono e proviamo a miscelare la risposta che diamo in base ai bisogni della popolazione che di volta in volta registriamo”.

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