Tre giorni di incontri, eventi, dibattiti e riflessioni, che hanno animato Ascoli esplorando il connubio tra identità umane e digitali: “Asculum Festival”, giunto alla quarta edizione, ha fatto registrare il sold-out. Da venerdì a domenica, infatti, sotto le Cento Torri si sono alternati 30 grandi ospiti, tra cui Pupi Avati, Iginio Straffi, Sara Doris, Alessandro D’Avenia, Nan Coosemans e Igor Sibaldi, solo per citarne alcuni. Personaggi di grande rilievo che hanno dato vita, nei palazzi e nei luoghi più suggestivi di Ascoli, a incontri, seminari, momenti esperienziali e performance teatrali cui hanno preso parte circa 6.000 persone provenienti da tutta Italia. “Asculum” è stato anche contenitore di temi sociali: quest’anno l’argomento al centro dell’attenzione è stata la “questione di genere”, tema attualissimo e delicato.
“Il grande successo di pubblico – ha diciarato il sindaco Marco Fioravanti – dimostra la qualità di questo festival, che sta diventando un riferimento a livello nazionale. Siamo molto felici di poter ospitare kermesse di questo livello, che innalzano l’offerta culturale cittadina e ‘aprono’ Ascoli al mondo, inquadrando la città sempre più in una dimensione glocal, ormai imprescindibile per far sì che realtà come la nostra possano affrontare le sfide del futuro con gli strumenti giusti”. L’edizione 2024, incentrata sul tema del ‘destino’, ha visto alternarsi 30 protagonisti provenienti da tutta Italia che hanno dato vita a un percorso sul senso della destinazione, quando durante il viaggio si intrecciano destini umani e digitali. Il festival, promosso dall’Associazione DireFare e a cura di Life Strategies, organizzazione di riferimento in Italia per la realizzazione di corsi sulla crescita interiore e l’autoconsapevolezza, è stato realizzato grazie al patrocinio e al contributo del Comune di Ascoli Piceno, della Regione Marche, di Bim Tronto, di Fondazione Cassa di Risparmio, della Camera dei Deputati e del main sponsor Ciam, oltre al sostegno di numerosi sponsor.