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ASCOLI Livieri; Menna, Curado (24’ st Quaranta), Gagliolo; Adjapong (24’ st Alagna), Campagna, Bando, Bertini (6’ st Marsura), Cozzoli (19’ st Tirelli); Tremolada (19’ st Silipo), Corazza. A disp.: Abati, Raffaelli, Maurizii, Piermarini, D’Uffizi, Maiga Silvestri, Tavcar, Gagliardi, Achik, Caccavo. All.: Ledesma

RIMINI (4-4-2): Colombi; Bellodi, Gorelli, Lepri, Falbo; Megelaitis, Fiorini (19’ st Piccoli), Langella, Garetto (42’ st Accursi); Cernigoi (19’ st De Vitis), Ubaldi (1’ st Parigi). A disp.:Vitali, Brisku, Semeraro, Lombardi, Longobardi, Dobrev, Cinquegrano. All.: Buscè.

ARBITRO: Rinaldi di Bassano del Grappa

RETI: 28’ st Parigi

NOTE: Ammoniti Falbo (R), Gagliolo (A), Megelaitis (R), Gorelli (R), Quaranta (A). Spettatori 4.631 (2.473 abbonati) per un incasso di 32.343,12 € (rateo abbonamenti 16.250,12 €). Rec. 2’ pt, 4’ st.

Ascoli Piceno – Esonerare l’allenatore il venerdì  a 48 ore da una partita di campionato non rientra nell’Abc dell’enciclopedia del calcio a meno che i giocatori in blocco ti vengono a chiedere di mandare via l’allenatore. Questo non ci risulta e quindi un errore mandare via Carrera a poche ore dalla gara col Rimini. Inoltre non dai la panchina a Ledesma, sempre alle giovanili, che cerca di inventare qualcosa ma parte male e sbaglia formazione all’inizio troppo difensiva. Ed ecco arrivare la figuraccia e sconfitta contro il modesto Rimini che vince meritatamente la partita al Del Duca. Ascoli volenteroso ma in confusione. Azioni sconclusionate, tanto pressappochismo con qualche spunto personale. L’organico è modesto la squadra è questa. Serve un allenatore esperto che conosca l’ambiente, sappia navigare in queste situazioni.

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