di Luca Marcolini
Anche le piccole (grandi) cose, se imperniate su idee, professionalità, sensibilità e cuore, possono contribuire a costruire, passo dopo passo, una Sanità migliore.
Lo dimostra ogni sinergia positiva attivata nel nome della salute, con il coinvolgimento diretto del territorio e dei suoi protagonisti. Tanto più quella che consente un ulteriore salto di qualità cogliendo in pieno l’importanza del benessere psicologico nell’attesa della cura.
E anche stavolta ci sono nomi e riferimenti ben precisi: l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli che su questo fronte si conferma in prima fila, con la direttrice generale Nicoletta Natalini e il direttore di Pronto soccorso e medicina d’urgenza all’ospedale “Mazzoni” Gianfilippo Renzi, affiancata dalla sensibilità della famiglia Faraotti (rappresentata da Roberta Faraotti) sempre pronta a recepire le istanze di un settore qual è la salute – che rappresenta una priorità assoluta – e in grado di “umanizzare” sempre più il ruolo della propria azienda, la Fainplast, realtà imprenditoriale di rilevanza nazionale e internazionale che si prende cura del proprio territorio. Fondamentale, inoltre, un ulteriore elemento: la volontà comune di mettersi dalla parte del paziente per far sì che, grazie alla programmazione e al miglioramento dei servizi, possa beneficiare di una maggiore serenità durante la fase delle cure.
Tutto questo succede davvero quando si crea un’autentica filiera che pensa in positivo ed è seguace della politica dei benefici per l’utente, andando oltre tutto il resto. E’ in questi casi che si spalanca la porta ad una concezione e interpretazione della sanità che si tinge sempre più di sociale, di vicinanza alla persona, grazie anche all’incontro con il cuore e la sensibilità di realtà del territorio che investono sul benessere e la salute della comunità.
Ed è proprio in presenza di queste fondamentali componenti che si può pensare di fare buona sanità guardando dritto alle esigenze del paziente, anche sperimentando soluzioni per alleviarne i disagi e “accarezzandolo” con una frequenza musicale mirata durante l’attesa al Pronto soccorso, oppure con la dotazione di televisori per restare connessi con l’esterno e sentirsi un po’ a casa anche durante la degenza all’ospedale di comunità del “Mazzoni”.
Piccole (grandi) cose, segnali di rispetto e di attenzione che arricchiscono il significato della parola “salute”.
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Il servizio sulle donazioni di Fainplast per il Pronto soccorso e l’ospedale di comunità dell’ospedale Mazzoni: