“Le liste d’attesa ambulatoriali oggi sono il tema dei temi della sanità nazionale e regionale. Tutti ne parlano, suggeriscono soluzioni fantasiose e danno giudizi, ma alla fine di tutto questo clamore si distingue chi parla e chi, invece, di sanità se ne occupa tutti i giorni per dare concrete risposte ai bisogni di salute e erogare concretamente le prestazioni”. Così la direzione dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli che, nella mattinata di oggi, facendo seguito a una loro richiesta di incontro avente ad oggetto l’attività effettuata dall’apertura dello sportello al pubblico (un giorno alla settimana per alcune ore), ha ricevuto il comitato ascolano per il diritto alla salute costituitosi come movimento, ad aprile scorso, con lo slogan ‘Sos liste d’attesa del Piceno’.

“Il comitato – evidenzia la direzione dell’Ast di Ascoli – ha riferito di aver ‘preso in carico’ 86 ricette con prestazioni, mandando pec all’azienda sanitaria per richiedere alla stessa di prenotare le prestazioni richieste dai cittadini. L’azienda, con la medesima procedura con cui gestisce i pazienti collocati in lista di presa in carico dal sistema di prenotazione Cup della Regione Marche, o che si rivolgo agli sportelli Urp aperti e disponibili tutti i giorni, sia con accesso diretto che telefonico che con mail, ha dato riscontro a tutti i cittadini valutando, in primis l’appropriatezza della richiesta e, in caso affermativo, fornendo nel limite del possibile l’appuntamento ai richiedenti nel più breve tempo possibile. A tutte è stata data comunque risposta, anche se l’intermediazione dell’ associazione ha determinato un ritardo, dovendo prevedere un passaggio formale scritto ulteriore rispetto al contatto diretto con l’Urp, o con gli sportelli locali del Cup”. “E’ stato illustrato al comitato, da parte dell’Ast – continua la direzione aziendale -, che delle 86 richieste quasi il 40% era inappropriata, o dal punto di vista clinico, o dal punto di vista formale della ricetta, nonché che alcuni pazienti, pur avendo ottenuto la prenotazione, non si sono poi presentati per fruire della prestazione, sprecando un posto necessario ad altro cittadino”.

Nel corso dell’incontro di questa mattina l’azienda sanitaria ha colto l’occasione per rappresentare il grande lavoro che viene fatto sul tema delle liste d’attesa e la grande offerta che è stata messa a disposizione dei cittadini e delle prestazioni di cui gli stessi hanno effettivamente fruito. Infatti, nei primi 7 mesi dell’anno 2024 sono state erogate dalla sanità pubblica e convenzionata del Piceno ben 517.201 prestazioni ambulatoriali, ovvero 3.600 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno 2023, e questo risultato è stato ottenuto con una maggiore produzione diretta da parte dell’Ast, con i suoi professionisti e dentro le strutture a gestione diretta (ospedali, case di comunità, poliambulatori), con ben 12.102 prestazioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Smentendo, dunque – prosegue la direzione aziendale -, con i fatti e i dati di attività, le affermazioni più volte riportate e ripetute senza alcun fondamento che la sanità si sta privatizzando e che si elargiscono più risorse economiche al privato a scapito del pubblico”.

Per accedere alle oltre 500.000 prestazioni i cittadini hanno a disposizione la prenotazione telefonica al Centro unico di prenotazione (Cup) regionale, possono recarsi direttamente agli sportelli di prenotazione presenti nelle varie sedi aziendali (Ascoli distretto, Offida, Comunanza, Porto d’Ascoli, Ripatransone, Montefiore, Grottammare, San Benedetto distretto, San Benedetto ospedale, Centobuchi, Montalto), possono recarsi nelle farmacie abilitate, possono utilizzare il sistema online MyCupMarche, o gli viene fornita la prenotazione direttamente dai professionisti del sistema pubblico con la vera presa in carico clinica, all’interno dei percorsi diagnostici e terapeutici. Nei casi in cui l’appuntamento non venga individuato al primo contatto i cittadini vengono inseriti nella lista formale della presa in carico da parte degli stessi sportelli Cup o dall’Urp. L’utente viene poi richiamato in pochi giorni, non appena viene individuata una disponibilità confacente alle necessità del paziente.

“È vero che, nonostante tutte le iniziative messe in atto a livello regionale e provinciale, rimangono criticità in alcune discipline specialistiche che non si negano – conclude la direzione dell’Ast di Ascoli -, ma è anche vero che la sanità non è fatta solamente di prestazioni ambulatoriali e diagnostiche. La sanità si deve occupare anche di acuzie, deve effettuare interventi chirurgici e ricoverare pazienti all’apice dello stato morboso, deve fare prevenzione e promozione alla salute, deve curare e vigilare sugli animali che ci fanno compagnia, o quelli che rappresentano una fonte alimentare, deve occuparsi delle persone più deboli e consentirgli una vita migliore in famiglia e nelle residenze, deve attenzionare la salute mentale e l’area delle dipendenze patologiche, si occupa della cronicità. La sanità non è solo prestazioni ambulatoriali e Pronto soccorso, ma è un sistema di iniziative organizzate e capillari che fa vivere meglio l’intera società. Tra tutte queste iniziative è necessario trovare un equilibrio e, nell’ambito delle risorse assegnate e alla disponibilità di personale, si deve garantire operatività e efficienza a ogni area. L’Ast ascolta i suggerimenti che provengono dalle associazioni di cittadini, il costante rapporto con il comitato di partecipazione ne è un esempio, per migliorarsi costantemente e garantire una sanità sempre più efficiente, di qualità e vicina alle persone”.

 

 

 

 

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