Su richiesta del Ministero della cultura, per portare avanti la candidatura per il riconoscimento come patrimonio Unesco dei teatri storici del centro Italia, anche l’Arengo ha ora approvato il protocollo che serve a riaccendere ufficialmente la fiammella della speranza dopo che più volte, nei decenni trascorsi, ha tentato di arrivare all’obiettivo targato Unesco con varie ipotesi, dal centro storico in generale alla valorizzazione del travertino. Adesso, con il protocollo predisposto dal Ministero della cultura per sostenere la nuova candidatura di Ascoli e di altre 17 città (in prevalenza marchigiane, ma anche di Emilia Romagna e Umbria), si cerca di puntare sul valore dei teatri storici (tra il 18esimo e il 19esimo secolo) dell’Italia centrale. del centro Italia. Un nuovo tentativo per riaccendere i riflettori sul riconoscimento Unesco come importante marchio di qualità dal punto di vista culturale. La proposta di candidatura, nello specifico, oltre ad Ascoli con il teatro Ventidio Basso e quello dei Filarmonici, include anche i Comuni di Offida, Fermo, Porto San Giorgio, Urbania, Pesaro, Fano, Fabriano, Jesi, Macerata, Tolentino, San Severino Marche, Potenza Picena e Recanati per le Marche, oltre a Bagnacavallo e Sant’Agata Feltria per l’Emilia Romagna e Spoleto ed Amelia per l’Umbria.