Cresce quotidianamente il numero di oggetti smarriti ad Ascoli. Lo conferma l’Arengo che, su questo fronte, riceve sempre più segnalazioni di cittadini e turisti che magari hanno perso il cellulare, i documenti, ma anche altri oggetti quali chiavi, occhiali, auricolari, orologi e smart watch, gioielli e articoli di bigiotteria, biciclette. Ma anche somme di denaro, borse e portafogli, giocattoli, libri, targhe. E non mancano persone che ritrovano questi oggetti e li consegnano al Comune.
A questo punto l’amministrazione comunale ha deciso di regolamentare con uno specifico disciplinare – attraverso l’Ufficio oggetti smarriti – tutte le attività di recupero e di eventuale restituzione ai proprietari degli oggetti persi con possibile premio chi li abbia ritrovati.
Prevedendo, quindi, secondo quanto già indicato dal codice civile, anche una definizione dell’eventuale premio (che dovrebbe poi pagare il proprietario del bene smarrito) per chi abbia ritrovato qualche oggetto e chieda una ricompensa. In altre parole, se finora il servizio c’era ma senza una regolamentazione dello stesso, ora ci sono le regole e le modalità da rispettare. In concreto, il proprietario che recupererà il proprio oggetto dovrà corrispondere al ritrovatore, se questi lo richiede, il premio previsto dall’articolo 930 del codice civile (un decimo del valore del bene). Se tale somma o prezzo eccede euro 5,16, il premio per il sovrappiù è solo pari a un ventesimo del prezzo. Se la cosa non ha valore commerciale, la misura del premio è fissata dal giudice.
Sono esclusi dal disciplinare – e rinviati alla competenza di altre autorità – veicoli o altre cose mobili abbandonate perché fuori uso o rottami, armi, munizioni ed esplosivi. Al momento della consegna di un oggetto verrà redatto specifico verbale. Il Comune procederà a pubblicare periodicamente sull’albo pretorio gli oggetti smarriti e consegnati all’ente per 12 mesi. Dopodiché, se nessuno si sarà fatto avanti, resterà all’ente a meno che colui che lo abbia ritrovato voglia acquistarlo.