Le volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Ascoli continuano in modo costante ed efficace ad esercitare l’attività di controllo del territorio, con l’obiettivo di prevenire ogni forma di illegalità e conferire sicurezza alla cittadinanza.
“La notte tra il 4 ed il 5 marzo scorsi, – si legge nel comunicato della Questura – l’impegno e la professionalità degli operatori della volante hanno consentito di fornire una pronta risposta alla preoccupante segnalazione giunta alla centrale operativa della Questura, tramite numero unico di emergenza 112 NUE, da parte di una donna dell’Ascolano, di 59 anni, vittima di ripetuti comportamenti lesivi da parte del compagno convivente. Il personale di polizia, intervenuto a fronteggiare l’emergenza, identificava l’uomo in casa, un cittadino Italiano residente in questo comune, di 58anni, con piccoli precedenti, intento a urlare e minacciare gravemente la compagna. Nell’occasione, il soggetto, in evidente stato di alterazione alcolica, si scagliava contro la convivente, con l’evidente scopo di colpirla, attuando nei confronti del personale intervenuto condotte riconducibili al reato di resistenza a P.U., aggredendoli nella fase in cui cercavano di evitare l’aggressione in danno della compagna. Quindi la donna veniva messa in sicurezza, mentre il convivente veniva immobilizzato e fatto successivamente accompagnare dai sanitari del locale 118 presso il locale pronto soccorso a causa dell’eccessiva assunzione di sostanze alcoliche.
In sede di querela, la donna rappresentava che quella non era l’unica volta in cui subiva violenza dal compagno, ricostruendo al personale di Polizia i continui comportamenti vessatori a cui era da tempo sopposta, aventi natura fisica, verbale e psicologica, mai denunciati, dei quali forniva riscontri ed in alcuni casi segnalati alle Forze di Polizia, che intervenivano a richiesta della donna.
Venivano in tal modo acquisiti importanti elementi di reità nei confronti dell’uomo, e lo stesso veniva tratto in arresto flagrante per il reato di maltrattamentiin famiglia, quindi, per disposizione dell’A.G. presso il locale Tribunale, associato alla locale Casa Circondariale. In successivo 5 marzo, in considerazione dell’insieme degli elementi raccolti a carico del soggetto, la misura precautelare, a richiesta del P.M., veniva convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, il quale disponeva la misura cautelare personale de “l’allontanamento dalla casa famigliare e contestuale divieto di avvicinamento alla parte offesa”, con applicazione del braccialetto elettronico e remissione in libertà. La Questura di Ascoli torna a ricordare che è sempre necessario denunciare questo tipo di reati, al fine di scongiurare rischi più grandi per la propria incolumità”.