Sono più di mille le richieste di condono edilizio presentate all’Arengo da parte di proprietari di appartamenti, ad Ascoli, che sono rimaste in sospeso perché gli stessi richiedenti non hanno poi proceduto a sanare abusi e difformità. E si tratta anche di pratiche avviate dal 1985 ad oggi e rimaste congelate per negligenza o ripensamento dei richiedenti. Sospensioni che in questa fase pesano sull’andamento di un mercato immobiliare in sofferenza, soprattutto per la carenza di disponibilità sul fronte degli alloggi da affittare visto che gli immobili con riscontrati abusi edilizi o difformità costituiscono un problema per contratti di locazione così come per la vendita. E nel panorama complessivo degli edifici privati presenti in città, come confermano anche gli uffici comunali preposti, si registra una percentuale di oltre l’80% di immobili con situazioni da sanare. Per questi motivi l’Arengo ha avuto un confronto con gli ordini tecnici professionali e ha inviato avvisi per sollecitare i proprietari di immobili che avevano richiesto il condono senza poi procedere.