Giornata indimenticabile, quella vissuta ad Ascoli Piceno il 25 marzo, dal punto di vista sociale, organizzata al Teatro Ventidio Basso dal Club “Lions Colli Truentini” del presidente Pietro Cimaroli, grazie all’apporto di tutti i soci e soprattutto dell’infaticabile Anna Rita Carpani, e con la collaborazione di tante istituzioni locali nelle persone del: sindaco Fioravanti, Ass. Stallone e Ass. Ferretti (intervistatrice), Prefetto, Questore, Comandante dell’Arma dei Carabinieri, Pres. Banca del Piceno e numerose altre autorità, sotto l’attento controllo dei Vigili del Fuoco.
L’evento ha visto la partecipazione dell’atleta Manuel Bortuzzo, che ha raccontato con dovizia di particolari il suo dramma fisico ed esistenziale causato dall’azione scellerata di un delinquente, davanti a 680 studenti di Liceo classico e Scientifico, Istituto Sacconi,Istituto Ceci, ITI, Mazzocchi, Ragioneria, Geometri, ISC Allegretti di Monteprandone, ISC Don Giussani di Ascoli Piceno.
Manuel Bortuzzo oggi ha 25 anni e, purtroppo, nel 2019 fu vittima innocente di un orrendo fatto di cronaca, in quanto fu raggiunto da un colpo di pistola sparato da un delinquente in fuga dopo una rissa scoppiata tra ragazzi malavitosi presenti in una discoteca di Ostia. Manuel, la sua ragazza ed altri amici si allontanarono subito dal locale, si fermarono presso un distributore di sigarette e purtroppo fu proprio in questo luogo che lui venne colpito da un colpo di pistola. In pratica Manuel, vittima innocente, si trovò nel posto sbagliato al momento sbagliato: si salvò da morte certa, dopo l’arrivo dell’ambulanza fu operato per l’asportazione del proiettile che era rimasto conficcato nel costato. (proiettile che, ironia della sorte, è rimasto ancora nel corpo di Manuel perché asportarlo potrebbe causare guai maggiori).
I chirurghi riuscirono comunque, non senza complicazioni, nel miracolo di ridargli un’altra possibilità di vita dopo un lungo periodo di cure e di riabilitazione. Purtroppo, il ragazzo rimase invalido poiché il proiettile aveva lesionato una parte del midollo facendogli perdere l’uso delle gambe.
Manuel oggi ha 25 anni ed essendo stato fino a quella maledetta serata uno sportivo molto apprezzato (basket, tennis e nuoto allenandosi con il campione italiano Gregorio Paltrinieri) dopo un lungo periodo di sofferenza, ebbe la forza di riprendere in mano la sua esistenza attraverso lo sport, avendo di recente anche vinto una medaglia ai giochi paraolimpici.
Tramite il suo libro autobiografico ha portato a conoscenza dei tanti giovani studenti presenti il percorso intrapreso in questi anni non certo facili per riacquisire una vita che si presentava stellare e che invece è diventata tutta da ricostruire. Nel corso dell’intervista al Ventidio Basso è emerso il carattere “solare” di questo ragazzo; una lodevole maturità e soprattutto un sorriso accattivante che l’ha reso già un idolo ed un esempio per tanti giovani. I ragazzi presenti hanno ascoltato in silenzio questo giovane che ha già alle spalle un’esperienza notevole, mentre raccontava la sua vicenda con una naturalezza disarmante che ha commosso tutti, colpiti durante l’incontro da alcune frasi di Manuel, che fanno comprendere appieno la maturità di questo giovane e la sua intelligenza unità all’umiltà di chi ha dovuto accettare questo drammatico destino. Dopo tanti giorni, “quando ho ripreso conoscenza …ho aperto gli occhi ed ho visto il viso di mia madre…” ha ricordato e tra i suoi sogni c’è “ancora di poter camminare e fare dello sport”, perché bisogna “ascoltare il dolore per rinascere”. Il Club Lions Colli Truentini, non è nuovo ad organizzare incontri particolari ed istruttivi, coinvolgendo i giovani delle elementari e delle scuole medie superiori. La missione dei Lions è questa: “Portare a conoscenza e sensibilizzare situazioni difficili che riescono a risolversi positivamente con l’aiuto dei tanti volontari, rappresenta lo scopo sociale di questa organizzazione che con il passare degli anni raccoglie tante adesioni”.