Il Florentia Rock live di San Benedetto si è trasformato per un pomeriggio nel Madison Square Garden di New York, ospitando una riunione di boxe mista organizzata dalla Boxing Club Sbt di Francesca Pignati in collaborazione con la Ruffini Team, iniziata con il settore giovanile e conclusa con il professionismo, passando attraverso sette match olimpici. Grande successo di pubblico con il locale strapieno di gente accalcata al piano superiore ed intorno al ring che troneggiava al centro della sala. Dodici match spettacolari già a partire dalla qualifica Canguri di 10 anni con Alessandra Beni e Dalma Salvi, le due giovanissime atlete della Boxing Club Sbt che hanno sfidato le due promesse della Dorica, Aurora Tartari e Claudia Paolinelli. Sono state due riprese da un minuto di altissimo livello tecnico, con quattro bambine con le trecce che hanno aperto la riunione con coraggio e determinazione, regalando uno spettacolo stupefacente al pubblico incredulo. Un pareggio per Beni e Tartari e una vittoria per la Paolinelli un pelino più incisiva della validissima avversaria Salvi. Si è proseguito con gli allievi di 12 anni Simone Sacripanti della pugilistica giovanile di San Benedetto del Tronto e Daniele Dorinzi dell’Ascoli boxe accompagnato dal tecnico Francesca Caputo, anche questo un match equilibrato e super tecnico con il giovane atleta sambenedettese, più alto e longilineo che ha dato sfoggio di una boxe esplosiva e lineare e il più piccolo ascolano che ha attuato invece un pugilato a corta distanza fatto di colpi circolari e schivate in rotazione, anche qui i giudici non potevano che dare un pareggio. Altra lezione di boxe elargita dagli allievi Francesco Salvi sempre della Boxing Club Sbt e da Giorgio Salinas della Canappa Boxing club di Recanati, in questo caso la vittoria è andata al giovane pugile recanatese, ma entrambi hanno dimostrato che la boxe è uno sport completo dove anche le gambe giocano un ruolo importante per i continui perni e spostamenti in cambio asse che hanno messo in evidenza. È stata poi la volta degli esordi al vero agonismo dei quattordicenni Domenico Panichi e Bejon Brahimi della pugilistica giovanile di casa contro Albert Chernoutz e David Palombini della Canappa boxing club del Maestro Walter Palombini. Sono stati due match ad alto impatto emotivo per tutti, con Panichi della Boxing Club Sbt che ha battuto il suo validissimo avversario Chernoutz in un incontro avvincente tra gli applausi del pubblico ed il match Brahimi-Palombini è stato invece all’ultimo sangue, con il giovane talento della Canappa boxing club che ha battuto l’avversario di casa cercando continuamente un KO con attacchi esplosivi e potentissimi e l’atleta Brahimi invece ha dimostrato di saper padroneggiare un pugilato di difesa da pugile esperto che travalica la sua giovane età. Poi è stata la volta dei pugili della ormai rinomata scuderia di Roberto Ruffini di Monteprandone, tra i sette match tutti di altissimo livello il più bello della serata senza dubbio quello delle ragazze Martina Pagliuso della Ruffini Team contro Alessia D’Alfonso della pugilistica Ivanko d’Abruzzo, due atlete under 19 di pari valore che hanno dimostrato agli astanti che il pugilato femminile è in forte ascesa e non ha più niente da invidiare a quello maschile, un pari per loro. Notevole anche il pugile di casa Alessio Falcioni che ha battuto il valido avversario Eric Piccioni dell’Ascoli boxe con una boxe perfetta sia a lunga che ha corta distanza, a dimostrazione che la pugilistica di Monteprandone è la più importante delle Marche per risultati e numero di professionisti e ha al suo interno anche dei giovani dilettanti di grande valore. Il match pro della serata invece purtroppo si è concluso all’inizio del secondo round per infortunio del professionista di casa Yacouba Said che con grande onestà e dignità, rara per un professionista, ha scelto di non proseguire il match a causa di una lussazione alla spalla sinistra.