Attenendosi alle linee del nuovo codice della strada e del decreto Salvini, il prefetto di Ascoli, Sante Copponi, ha definito con uno specifico decreto le strade dove sia possibile installare rilevatori elettronici di velocità, in base a parametri e requisiti, per sanzionare gli eccessi di velocità senza contestazione immediata. Si tratta, nello specifico, di 5 arterie stradali: la sopraelevata di Porto d’Ascoli (strada provinciale 227), la strada provinciale 91 Valmenocchia, la Salaria (Ss4) all’altezza di Villa San Giuseppe nel comune di Colli, sempre la Salaria all’altezza di Stella di Monsampolo e la provinciale 92 Valtesino in territorio di Cossignano. Su tutte le altre strade del Piceno non possono essere utilizzati autovelox se non con la presenza di personale e con contestazione immediata delle infrazioni. Il provvedimento che, seppur con possibili successivi aggiornamenti, non lascia la possibilità agli enti, provinciale e comunali, di installare gli autovelox in altre strade se non con pattuglie che fermino subito l’automobilista. Un punto fermo sulle possibili collocazioni che non potranno più avvenire autonomamente (salvo, come detto, in caso di contestazioni immediate con pattuglie). Resta, invece, ancora tutta da definire una soluzione a livello nazionale per la questione della mancanza di omologazione degli autovelox finora utilizzati, con il ministro Salvini che sta valutando come risolvere il rebus. considerando che, nel frattempo, prefetti e giudici di pace stanno accogliendo su questo aspetto molti ricorsi dei cittadini, anche nel Piceno.