Giuseppe_Petrocchi nuovo cardinaleAnche un cardinale ascolano, Giuseppe Petrocchi, nominato il 20 maggio 2018 da Papa Francesco, sarà chiamato ad eleggere il suo successore al Vaticano. Il porporato nato ad Ascoli nell’agosto 1948 (76 anni), prenderà parte, infatti, al Conclave che sarà chiamato a scegliere il nuovo Pontefice. Petrocchi era stato nominato, proprio da Papa Francesco, arcivescovo metropolita dell’Aquila l’8 giugno 2013. Poi 5 anni dopo la nomina a cardinale. Il pontefice aveva riposto molto fiducia in lui, assegnandogli anche dicasteri importanti.

Al Conclave partecipano esclusivamente i cardinali elettori, cioè i membri del Collegio cardinalizio che non abbiano compiuto 80 anni alla data della morte (o della rinuncia) del Papa. Questo limite d’età è stato stabilito da Papa Paolo VI e confermato da successivi pontefici, per garantire che l’elezione sia affidata a cardinali in grado di sostenere le responsabilità del momento. Nel 2025, gli elettori sono 138, provenienti da ogni parte del mondo. Si tratta del Conclave più internazionale della storia, con cardinali rappresentanti di tutti i continenti, riflettendo la dimensione globale della Chiesa cattolica.

Oltre agli elettori, nessun altro può partecipare alle votazioni. Tuttavia, alcune figure sono ammesse per motivi liturgici o organizzativi, ma solo prima dell’inizio del voto e sono tenute a lasciare la Cappella Sistina al momento del famoso comando extra omnes (“fuori tutti”). Tra questi: il segretario del Conclave, alcuni cerimonieri, alcuni medici, personale addetto alla sicurezza e ai servizi, oltre a due religiose incaricate dell’assistenza nella Domus Sanctae Marthae.

Una volta iniziato il Conclave, i cardinali restano completamente isolati dal mondo esterno, in una clausura assoluta che può durare pochi giorni o più, fino all’elezione del nuovo Papa.

 

 

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