Farmacia comunale al centro commerciale, deciderà l’Agenzia sanitaria

Ora tocca all’Agenzia regionale sanitaria: sarà l’organismo collegato all’Asur marchigiana a dover sciogliere il nodo della nuova farmacia comunale da attivare al centro commerciale Al Battente. Il Tar, interpellato dai titolari di sette farmacie ascolane per richiedere la decadenza dell’autorizzazione, alla luce del tempo trascorso finora, si è pronunciato intimando all’Ars, l’agenzia in questione, di rispondere sulla vicenda e quindi sulla decadenza o meno del benestare alla nuova farmacia, entro 45 giorni dalla notifica del pronunciamento. In altre parole, i giudici amministrativi hanno confermato il fatto che la stessa Agenzia regionale sanitaria avrebbe dovuto rispondere alle richieste delle sette farmacie ascolane sulla decadenza o meno dell’autorizzazione concessa all’Arengo per la nuova struttura farmaceutica, essendo scaduti i termini previsti. E il Tribunale amministrativo, di fatto, ora intima entro 45 giorrni ai ricorrenti prendendo, di fatto, una posizione ufficiale. A questo punto, da Ancona dovrà arrivare la risposta a questo punto interrogativo che ancora aleggia sull’insediamento della nuova farmacia.

 

Come detto, a presentare il ricorso erano stati i sette titolari di altrettante farmacie ascolane tirando in ballo la Regione, il Comune di Ascoli e l’Asur Area Vasta 5 per il provvedimento di istituzione della nuova farmacia all’interno del centro commerciale ascolano. Un ricorso col quale si richiedeva l’annullamento del silenzio, ovvero di ottenere una risposta dalla Regione Marche riguardo la dichiarazione di decadenza della farmacia aggiuntiva, ad Ascoli, istituita con delibera della giunta regionale nel settembre del 2012. E sulla base della quale ora il Comune di Ascoli sta andando avanti con il proprio Piano delle farmacie comunali. In altre parole, le sette farmacie private ascolane ricorrenti vorrebbero ottenere la decadenza della delibera con la quale si istituiva quella ulteriore farmacia nel capoluogo piceno, essendo trascorsi i termini previsti. E, in tal senso, anche l’Arengo aveva deciso di costituirsi in giudizio per tutelare la propria posizione. Tutto parte, dalla delibera approvata dalla giunta Spacca nella quale si premetteva che “nei centri commerciali e nelle strutture con superficie di vendita superiore a 10.000 metri quadrati è possibile istituire una farmacia purché non sia già aperta un’altra farmacia a distanza inferiore a 1.500 metri”. E si faceva riferimento anche al numero di autorizzazioni sul territorio che può essere di “una farmacia ogni 3.300 abitanti”. La Regione, nella stessa delibera, dichiara di aver sentito il parere dell’Asur Marche-Area vasta 5 e dell’Ordine interprovinciale dei farmacisti di Ascoli e Fermo, con pareri positivi.

 

Nella parte conclusiva, la Regione aggiungeva che avrebbe provveduto “a richiedere al Comune di Ascoli di esercitare il diritto di prelazione previsto entro e non oltre 30 giorni dalla comunicazione della delibera, pena decadenza. In caso di rinuncia o decadenza – si legge nella stessa delibera – per mancato esercizio del diritto di prelazione nei termini indicati, da parte del Comune di Ascoli, la sede farmaceutica sarà considerata vacante”. Ora la palla passa all’Agenzia regionale sanitaria.

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