Sanzioni ai cittadini che sbagliano, ma anche l’obbligo degli operatori di andare, alla fine, a liberare il suolo pubblico dai rifiuti per evitare accumuli che possano avere anche ripercussioni di carattere ambientale-sanitario. A confermarlo è lo stesso regolamento dell’Arengo sulla Tari, per la precisione all’articolo 13, dove addirittura si autorizzano i cittadini, in casi di riconosciuta situazione di danni o pericoli di danni per l’ambiente e le persone, a procedere autonomamente e a ridurre la Tari dell’80% a seguito di domanda documentata. Si tratta, ovviamente, di casi estremi in cui ci sia un prolungato accumulo di sacchetti e rifiuti in strada tanto da scomodare l’autorità sanitaria locale, ma comunque serve a capire che, alla fine, come in tutte le cose, occorre trovare un punto di equilibrio che sta proprio nel rispetto prioritario dell’ambiente e della città.
IL REGOLAMENTO
E’ proprio il regolamento comunale per la tassa sui rifiuti, come detto all’articolo 13, a lasciar intendere l’importanza comunque di mantenere il decoro e l’igiene della città anche come priorità rispetto ai comportamenti scorretti dei cittadini. Nello specifico, nell’articolo si legge che “in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dalla competente autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente, l’utente può provvedere a proprie spese con diritto alla riduzione, in base a domanda documentata, dell’80% della tariffa annuale, rapportata al periodo di interruzione”. In altre parole, in caso di situazioni estreme con rifiuti in strada, l’utente potrebbe provvedere da solo e poi presentare domanda per ridursi il pagamento della Tari fino all’80%. A sollevare un dibattito mediatico sul problema che possono causare i conferimenti scorretti, con la permanenza dei rifiuti in strada, è stato proprio il caso della festa del 2 giugno scorso, con tantissimi cittadini che – nonostante fosse specificato sui depliant informativi della sospensione del servizio nei giorni festivi – hanno conferito i rifiuti in strada, nella serata antecedente, con i sacchetti grigi dell’indifferenziato (o rosa per chi utilizza ancora il vecchio materiale). E questo con l’effetto sacchettopoli che si è prolungato anche per tutta la giornata di ieri.