Grazie alla determinazione del Presidente dell’Ata Rifiuti e della Provincia Paolo D’Erasmo e dei sindaci della provincia di Ascoli Piceno, l’Assemblea dell’Ata-Ato5 ha approvato, nella seduta di oggi pomeriggio, con il voto favorevole di 28 Comuni e l’astensione di uno, il documento preliminare del Piano d’Ambito, strumento indispensabile per pianificare la gestione dei rifiuti e uscire dall’emergenza. Tra gli obiettivi previsti dall’elaborato figurano: la riduzione dei rifiuti del 10 percento, l’implementazione della raccolta differenziata arrivando tra il 72 e il 76% come media provinciale, ricordiamo che attualmente è del 60% e l’ammodernamento degli impianti per il trattamento dei rifiuti, in particolare, con il rafforzamento della dotazione impiantistica preposta all’umido. In coerenza con il Piano Regionale, sono infatti previste iniziative per la riduzione della produzione di rifiuti come lo sviluppo del compostaggio domestico e di comunità, il potenziamento dei centri del riuso e azioni sugli impianti esistenti con soluzioni progettuali e gestionali che ne consentano la piena valorizzazione.
Questo importante passo avanti giunge dopo appena due anni dalla costituzione dell’Ata che ha visto, tra l’altro l’approvazione dei rendiconti di Bilancio 2015 e 2016 con avanzi di gestione e l’affidamento, mediante procedura di evidenza pubblica, dell’incarico per la redazione del Piano d’Ambito. Il documento preliminare nasce da un percorso condiviso che ha visto anche i contributi, tutti di grande qualità e incisività, da parte dei Sindaci, delle associazioni ambientaliste e dei sindacati che hanno chiesto di puntare con forza sul coinvolgimento dei cittadini che devono essere resi protagonisti consapevoli delle scelte e sul recupero e il riuso dei materiali. Suggerite anche l’introduzione di eventuali premialità per le prassi virtuose delle comunità locali, campagne di sensibilizzazione e una collaborazione con l’università di eco design. I rifiuti possono infatti anche costituire una risorsa attraverso l’economia circolare e la riprogettazione dei materiali per creare reddito e nuova occupazione.
Tra i punti affrontanti nell’Ordine del Giorno l’individuazione del Revisore unico dei Conti dell’Ata che è stato sorteggiato nella persona del dott. Stefano Antonini con l’estrazione come supplenti del dott. Francesco Eleuteri e del dott. Giampiero Corradetti.
Al termine dell’Assemblea il Presidente D’Erasmo ha riunito il comitato di coordinamento dei sindaci dell’Ata convocato insieme ai tecnici dell’Ata, all’avv. Ortenzi e ai rappresentanti delle società interessate a gestire il processo di smaltimento e trattamento dei rifiuti al fine di valutare le problematiche concernenti l’affidamento degli impianti in via transitoria prima dell’espletamento della gara pubblica e studiare le soluzioni più appropriate volte ad economizzare al massimo lo smaltimento dei rifiuti nel 2017.