L’accordo tra Arengo e Ascoli Picchio sullo stadio passa attraverso lo schema di convenzione approvato, ma ora si tratterà di capire come si procederà per i lavori ancora necessari per rimettere in sesto il Del Duca. A partire dal completamento, di certo non dietro l’angolo, della tribuna est e dalla copertura della tribuna ovest. Ma vediamo cosa dice l’atto di indirizzo pubblicato dall’Arengo e relativo proprio alla gestione del Del Duca per i prossimi 2 anni, o meglio da ora fino al 30 giugno 2019. Considerando che, spulciando l’atto, si scopre come il termine per la consegna – per l’appunto – della nuova tribuna est, sia quello del 30 giugno 2018. Salvo modifiche al canone ora pattuito di 120 mila euro per 2 anni. Aldilà delle disposizioni accessorie, il succo della convenzione approvata dall’Arengo per l’accordo con l’Ascoli Picchio sta tutto, sostanzialmente, negli articoli 3 e 5. Nel primo dei due passaggi normativi, si stabilisce che “il corrispettivo per la concessione è stabilito complessivamente, per l’intero biennio, in 120.000 euro più iva. Tale importo – si legge – potrà essere oggetto di scomputo qualora nel biennio si manifesti la necessità di interventi di manutenzione straordinaria preventivamente autorizzati dall’Amministrazione comunale e ritenuti a carico della proprietà, nonché congrui nel prezzo. In particolare si fa riferimento a quanto contenuto nel successivo articolo 5 relativamente alla funzionalità della Tribuna Ovest”. E si aggiunge che “per l’eventuale realizzazione di opere dovrà essere presentato il relativo progetto per l’approvazione da parte della giunta comunale. Nell’individuazione del corrispettivo dovuto le parti hanno tenuto conto dell’attuale indisponibilità del settore denominato “Tribuna est”, che dovrà essere consegnata alla concessionaria entro e non oltre il 30 giugno 2018 per essere utilizzata nella stagione sportiva 2018-2019, al fine di evitare la revisione del canone concessorio”.
In altre parole, se entro il 30 giugno la tribuna est non sarà disponibile, l’Ascoli Picchio potrà richiedere la revisione – al ribasso – del canone previsto.
Poi, nel successivo articolo 5, si legge che “nel caso in cui la Concessionaria intenda effettuare lavori di manutenzione straordinaria, gli stessi dovranno essere preventivamente autorizzati dal concedente (ovvero il Comune – ndr) con le modalità indicate al precedente articolo 3”. “In particolare – riporta l’atto – si fa riferimento ai lavori evidenziati nella deliberazione di giunta comunale richiamata in premessa ed afferenti gli improrogabili interventi finalizzati ad un funzionale utilizzo del settore Tribuna ovest, settore considerato strategico per motivazioni tecnico-organizzative (in particolare per l’annata calcistica 2017-2018 nella quale non potrà ancora essere utilizzata la tribuna est coperta, attualmente in corso di ultimazione). I suddetti lavori dovranno consentire la piena fruibilità dei locali sottostanti la Tribuna ovest, sede di spogliatoi squadre, vani tecnici e uffici, attraverso l’espletamento di uno o più degli interventi di seguito indicati ed eventualmente da realizzarsi nel corso del biennio, secondo le prescrizioni che si riterranno tecnicamente più confacenti alle necessità dell’impianto: impermeabilizzazione gradinata Tribuna ovest; fornitura e posa in opera di seggiolini qualora non siano recuperabili quelli già in uso. Lavori che allo stato attuale e in via prudenziale possono stimarsi in una somma non inferiore a 100.000 euro”.
Giordano | 6 luglio 2017
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Per rifare tutto lo stadio appuntamento per l’inaugurazione nel 2030…