Ascoli: Enzo Maresca fa il punto della situazione dopo la prima parte di ritiro

Dopo aver fatto il punto della situazione con il preparatore atletico Arpili e quello dei portieri Vallesi, è il tecnico Enzo Maresca, vice di Mister Fiorin, a parlare alla ripresa della preparazione.

Bilancio della prima parte del ritiro: “Il bilancio finora è molto positivo a mio avviso, la squadra ha risposto  bene durante i test, abbiamo sviluppato determinate idee di gioco, che i ragazzi stanno assimilando abbastanza bene, credo si sia visto. Abbiamo lavorato sia sul4-2-3-1 che sul 4-3-3, la squadra ha svolto in generale un lavoro positivo”.

L’amichevole con la Salernitana: “Con la Salernitana si è visto il nostro pensiero di gioco, i campani sono una squadra importante, di categoria, domenica mattina avevano disputato un test, ma con uomini diversi rispetto a quelli impegati contro di noi e quindi entrambe le squadre si sono affrontate alla pari. I tifosi con l’applauso finale hanno apprezzato e anche noi pensiamo di aver offerto una buona prestazione. Credo che le valutazioni vadano sempre fatte in relazione a quello che si è meritato piuttosto che a quanto si è ottenuto. Penso che si sia vista in campo una squadra che ha cercato fino alla fine di riprendere la partita. Buzzegoli faro di centrocampo? Ha disputato una buona partita come anche altri, D’Urso mi è piaciuto molto dietro la punta e anche lui è stato illuminante. Bianchi trequartista sinistro? Per l’idea di calcio che ci piacerebbe proporre, più giocatori tecnici sono in campo contemporaneamente e più giocate possiamo avere. A Bianchi credo sia cambiato poco rispetto a quando faceva la mezz’ala nel centrocampo a 3. Non sono poi così d’accordo sul fatto che la difesa di domenica  non sia giudicabile per le tante assenze: Carpani ha disputato un’ottima partita rispettando le indicazioni che aveva avuto, anche Florio si è comportato come un soldatino e sono questi i calciatori che fanno la fortuna all’interno di un gruppo. E’ fondamentale rendere tutti importanti anche perché la B è lunga e c’è bisogno di tutti; se cambiando interpreti si vede comunque l’idea di gioco, questo è un punto in favore dei ragazzi. Addae? Era uscito quando abbiamo preso gol su palla inattiva e la posizione per respingere il tiro doveva essere la sua: sui calci da fermo stiamo adottando la marcatura a zona; abbiamo inoltre fatto un’analisi dei 51-52 gol incassati dall’Ascoli l’anno scorso e circa la metà è stata frutto di palle inattive. Favilli? Andrea sta lavorando bene e sono molto fiducioso sul rendimento che avrà quest’anno; con la Salernitana aveva tre giocatori di qualità alle spalle, D’Urso, Varela e Bianchi; in quel caso la prima punta deve attaccare gli spazi piuttosto che andare incontro ai compagni dietro di lui perché c’è il rischio che si intasi il reparto. Bisogna trovare quindi gli equilibri, non poteva essere tutto perfetto dopo soli 15 giorni di preparazione Nel secondo tempo del match abbiamo trovato più spazi perché gli avversari erano più stanchi di noi, la Salernitana nella prima frazione di gioco aveva corso tanto senza palla. E questa situazione ci auguriamo che possa ripetersi anche in campionato”.

Mister Fiorin ha dichiarato che per interpretare il tipo di gioco dell’Ascoli c’è bisogno di coraggio: “Sono necessari coraggio e personalità” – ha proseguito Maresca – “E i ragazzi stanno mettendo in campo entrambe le qualità. Fulvio e io preferiamo che l’errore ci sia a seguito di una giocata rischiata piuttosto che per un passaggio in orizzontale. Allo stesso modo non vogliamo giocatori che non vogliono la palla, da Lanni a Favilli, tutti devono cercarla.

Tifosi: “Avevamo la possibilità di prolungare il ritiro a Cascia di un’altra settimana, ma abbiamo preferito rientrare ad Ascoli per stare più vicini ai nostri tifosi e soprattutto per farli avvicinare a noi, abbiamo bisogno di loro e del sostegno positivo. Lo scorso anno la squadra ha vinto solo 4-5 partite in casa e vogliamo invertire questo trend per far sì che il Del Duca torni ad essere un fortino e il nostro punto di forza. E da sabato vogliamo contagiare i nostri tifosi in senso positivo. L’Ascoli fuori dalle Marche ha un’immagine estremamente positiva, di società esemplare con una piazza calda, abbiamo un centro sportivo nuovo che pochi club hanno, la società è solida a differenza di tantissime società che versano in condizioni di difficoltà”.

Sabato la Tim Cup con Ascoli-Juve Stabia: “Ci aspettiamo una crescita, stiamo studiando la Juve Stabia e ci piacerebbe superare il turno visto che negli ultimi tempi  l’Ascoli non ci è riuscito”.

Mercato: “Qualcosa credo manchi ancora come è normale che sia, finché il mercato è aperto tutto è possibile. Finora siamo contentissimi dei calciatori arrivati, siamo molto soddisfatti del lavoro che stanno facendo Varela, D’Urso, Buzzegoli, De Feo e tutti gli altri; oltre a mettersi a disposizione sono anche bravissimi ragazzi, aspetto molto importante. Nel pacchetto arretrato c’è qualche problema di numero, mentre davanti siamo soddisfatti perché abbiamo giocatori che possono ricoprire più ruoli. I tre trequartisti non devono essere statici e non devono dare punti di riferimento; Santini è più portato ad attaccare gli spazi e potrebbe anche giocare con Favilli. A centrocampo abbiamo Carpani, Addae, Buzzegoli e Parlati che stiamo valutando”.

Sui calciatori in uscita: “In estate è normale che ci siano rose lunghe e di conseguenza scelte da fare e  a contare è l’Ascoli, quindi le scelte che facciamo sono funzionali al bene del Club”.

Fascia di capitano: “La nostra scelta è stata di assegnare la fascia a Mengoni con Lanni vice. Quando Mengoni non è in campo, l’avrà Buzzegoli, che per età ed esperienza interpreta in modo esemplare il ruolo. E’ stata una decisione condivisa con Mengoni e Lanni: il portiere è troppo distante dall’azione e gli arbitri si relazionano solo coi capitani, per questo abbiamo preferito così”.

Giovani: “Far giocare un giovane è facilissimo, basta metterlo dentro così tutti apprezzano, ma se non si è pronti corriamo il rischio di perderli per sempre e di distruggerli psicologicamente perché si sentirebbero inadeguati per la categoria. Fra i ragazzi del settore giovanile che erano con noi non ce ne sono in questo momento di pronti subito per la B, quindi per il loro bene è meglio pensare a un percorso diverso, magari fra qualche anno giocheranno in A, anche io prima di affermarmi  in club importanti ho fatto esperienza altrove. Diop oggi è tornato in Primavera, Guzzo, Mamic e Bakary hanno terminato il periodo di prova”.

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