Offrire un pacchetto di benefit per convincere nuovi imprenditori ad insediarsi nel Piceno. Chiedere a tutti gli stakeholder privati impegni concreti per favorire nuovi investimenti che possano rilanciare l’economia e l’occupazione. Fare squadra, riscoprendo il senso vero del bene comune, per rendere il territorio il più possibile attrattivo e vicino a chi decide di “fare impresa”.
Questi gli obiettivi del Tavolo “Rinascimento Piceno” riunitosi a cura e sotto il coordinamento di Confindustria Ascoli Piceno e dell’ Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ascoli Piceno, presso la sede di Corso Mazzini, a cui hanno preso parte i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL, Camera di Commercio, Banca d’Italia, A.B.I. – Associazione Bancaria Italiana, Ordine degli Ingegneri, Fondazione Carisap, Istao, Università Politecnica delle Marche, Università di Camerino, Bim Tronto e Gal piceno.
Nel corso della riunione si è discusso a lungo sui contenuti di un documento di azioni e misure operative che dovrà essere condiviso e sottoscritto entro il prossimo 15 settembre.
Un vero e proprio “Manifesto per lo sviluppo del Piceno” che dovrà includere tutta una serie di impegni a cui si obbligheranno i sottoscrittori per favorire la localizzazione di nuove imprese e l’ampliamento di quelle esistenti. Dopo lo stanziamento di importanti risorse all’interno dell’Accordo di programma “Val Vibrata – Valle del Tronto Piceno” siglato al Mise e dei decreti post – sisma, gli stakeholder del Piceno hanno, quindi, deciso di siglare un patto locale per lo sviluppo per rendere più attrattivo il territorio.
Un patto dei Piceni per il Piceno, assolutamente innovativo, mai sperimentato prima, che può determinare realmente, sia per la quantità che per la qualità dei suoi contenuti, una svolta decisiva per permettere all’economia locale di uscire definitivamente dalle secche della crisi.
“Abbiamo bisogno di tutti per sfruttare al meglio le risorse finanziarie che abbiamo e avremo a disposizione nelle prossime settimane” afferma il Presidente di Confindustria Ascoli Piceno, Simone Mariani.
“Ecco perchè abbiamo pensato di chiedere a tutti un impegno concreto – continua Mariani – per offrire ai potenziali investitori un pacchetto di agevolazioni e facilitazioni in grado di condizionare, a favore del nostro territorio, le scelte localizzative e di investimento, anche rispetto alle altre aree di crisi italiane”.
“Presentandoci uniti con una batteria di proposte concrete, potremo giocare una carta importante, e – sono convinto – vincente, per il rilancio del nostro territorio. E’ questo il motivo – conclude Mariani – per il quale subito dopo la sottoscrizione del Manifesto, ci siamo impegnati come Confindustria a svolgere una intensa attività di scouting per scovare, in Italia e non solo, nuovi imprenditori interessati ad investire nel Piceno”.
“Con questo Manifesto che è in via di definizione – sottolinea Carlo Cantalamessa, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ascoli Piceno – vogliamo convincere ad investire nel Piceno e perchè no – questo è il mio auspicio – a riattivare alcuni dei grandi stabilimenti industriali che sono stati dismessi negli ultimi anni”.