La Guardia di Finanza di Ascoli ha dato esecuzione al decreto di sequestro finalizzato alla confisca emesso dal G.I.P. di Ascoli Annalisa Giusti nei confronti del sessantaseienne A.L. della provincia di Teramo, tratto in arresto nei giorni scorsi dalle stesse Fiamme Gialle per effetto di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’operazione “Last day”, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Ascoli, Umberto Monti.
Le ulteriori attività del Nucleo di Polizia Tributaria, che avevano già portato al recente al sequestro di beni aziendali e della totalità delle quote societarie di un’ impresa di abbigliamento attiva nel comune di Ascoli, si sono incentrate prioritariamente nella ricostruzione patrimoniale dei beni nella disponibilità del principale indagato, seppur formalmente intestati a un proprio familiare, individuati in due immobili, conti correnti bancari, un’autovettura di grossa cilindrata, monili d’oro e orologi di pregio, per un valore complessivo di circa un milione di euro, sottoposti a sequestro nell’ambito dell’odierna operazione.
E’ stato appurato come l’intestazione formale dei beni sequestrati in capo al familiare di A.L. fosse del tutto fittizia per schermare e proteggere l’ingente patrimonio accumulato dall’indagato con i proventi delle attività illecite poste in essere nel tempo e che avevano riguardato la costituzione di società di capitali, fatte poi fallire con condotte tipiche di bancarotta fraudolenta.
Nel corso degli anni le società fallite avevano maturato enormi debiti nei confronti dell’erario per imposte non versate e nei confronti dell’Inps per contributi anch’essi non versati per oltre 15 milioni di euro.
Nel contesto dell’operazione “Last day”, oltre all’arresto di A.L., sono state deferite altre due persone per bancarotta fraudolenta, bancarotta fraudolenta patrimoniale, bancarotta fraudolenta preferenziale, bancarotta fraudolenta documentale e omesso versamento di ritenute dovute o certificate.