Enrico Baldini ha parlato dell’ultima gara di campionato col Frosinone prima di proiettarsi al prossimo match col Cesena: “C’è tanta soddisfazione per la prestazione fornita contro i ciociari, sia il mister che il direttore ci hanno fatto i complimenti; allo stesso tempo siamo molto arrabbiati e delusi perché è una sconfitta che non ci voleva, anche un pareggio ci sarebbe stato stretto per quanto abbiamo creato. Un po’ siamo mancati in precisione e concretezza, è vero, penso al tiro di Carpani o al colpo di testa di Favilli, ma personalmente ritengo che l’importante sia sempre creare molto perché, quando le cose inizieranno a girarci un po’ meglio, quelle occasioni le trasformeremo in gol. E questo accadrà quando avremo maggiore condizione fisica che consente di arrivare più lucidi sotto porta. Siamo molto carichi per domenica perché vogliamo riprenderci quello che ci è stato tolto, andremo al Manuzzi con tanta rabbia per la beffa subita col Frosinone. In questo momento la classifica non la sto guardando perché nel Campionato di Serie B con una vittoria ti ritrovi quarto e con una sconfitta scendi giù. La guarderemo più avanti. Sono contento che il Mister mi stia dando fiducia, sono reduce da un anno in cui ho giocato poco e quindi ho bisogno di continuità, del ritmo partita, di prendere sia confidenza con la gara che le misure agli avversari. Quest’anno ho iniziato benino, col passare del tempo entrerò più in forma e negli schemi; stiamo registrando una crescita costante, non solo mia ma di tutti, stiamo entrando in condizione, col Frosinone anche il clima più fresco ci ha aiutati. I tifosi? L’ho detto il primo giorno in cui sono arrivato ad Ascoli: non è la stessa cosa per un giocatore avere di fronte due o cinquemila spettatori. I tifosi sono la nostra forza, io non so se si rivedono in TV, ma avere una curva così non è da tutte le piazze di B o di A. Quando guardo la curva mi vengono i brividi, anche adesso che ne sto parlando. A noi fa tanto piacere la loro presenza e li aspettiamo numerosi anche a Cesena. Più sono e più ci danno forza. Il giorno della mia presentazione dissi d’essere molto contento di essere arrivato qui e lo ribadisco, non è affatto scontato che una Società per 3-4 anni consecutivi punti sui giovani; è importante per noi avere la Società dietro e quindi il nostro compito è quello di dare il massimo. Il nostro tipo di gioco prevede che siamo sempre noi a fare la partita; e più abbiamo la palla, più riusciamo a creare e, di conseguenza, ad acquisire fiducia in noi stessi. Quest’estate ho fatto il ritiro con l’Inter di Mister Spalletti e le idee che ho trovato qui sono le stesse, quindi sono stato facilitato. Qui giochiamo a calcio e questo mi piace molto perché gioco e mi diverto. Poi Maresca è stato calciatore fino poco tempo fa e quindi sa cosa significa stare dalla nostra parte, ci dà consigli e c’è molto dialogo. Incassiamo troppi gol? Siamo sempre molto alti, cosa che in Italia non accade di frequente, quindi una volta acquisiti tutti gli automatismi, questo sistema di gioco ci può togliere da tante situazioni pericolose. Nel 4-3-3 mi trovo molto bene perché possiamo fare più giocate, da esterno puoi andare sulla punta, sulla mezz’ala, sul terzino e in più si è coperti dietro. Se sentiamo l’obbligo di dover fare risultato domenica? Un po’ sì, se facciamo punti siamo tutti più felici. Ma siamo alla quinta giornata e non dobbiamo scoraggiarci, fermo restando che mi piacerebbe molto tornare a casa con i tre punti, non importa chi farà gol”.
fonte: ascolipicchio.com