Omicidio di Fonte di Campo, la perizia conferma: l’assassino può rimanere in carcere

Sono compatibili con la detenzione in carcere le condizioni di salute del 40enne di Ascoli che lo scorso 16 settembre ha ucciso la zia, Irma Giorgi, 70 anni, con due coltellate alla gola perché secondo quanto riferito ai carabinieri glielo aveva “detto Santa Rita”. E’ quanto emerge dalla perizia condotta dal dottor Marco Quercia, responsabile del Servizio territoriale per le dipendenze patologiche dell’Asur-A rea vasta 5 di Ascoli: l’uomo resta dunque nella casa circondariale di Marino del Tronto. Il dottor Quercia ha preso visione della cartella clinica dell’uomo, che era in cura presso il centro di igiene mentale per problemi di carattere psichico e assumeva parecchi farmaci. Lo specialista ha anche avuto un colloquio con il 40enne e oggi ha consegnato i risultati al giudice delle indagini preliminari Annalisa Giusti che aveva disposto la perizia in urgenza.

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