Dopo il primo intervento di rimodellamento del versante per incamminarsi verso la messa in sicurezza definitiva della zona, con il rischio frane sempre ancora dietro l’angolo, adesso l’incubo delle piogge in arrivo costringe l’Arengo a pigiare sull’acceleratore e forzare i tempi. Ed ecco, dunque, l’appalto immediato dei lavori del secondo stralcio che serviranno ad ingabbiare il versante stesso con geogriglie e a consentire, finalmente, un ritorno a casa per le 12 famiglie sfollate e un Natale più sereno anche per chi abita nelle palazzine adiacenti. Questo perché proprio a seguito delle ultime piogge ci si è resi conto della necessità di intervenire con urgenza, scongiurando la possibile ulteriore erosione dovuta alle piogge con possibili scivolamenti di terra e fango ed eventuali danni sui fabbricati a valle, ovvero quelli già sgomberati e quelli adiacenti. A dirlo sono gli stessi tecnici incaricati, come riporta la determina comunale di affidamento del secondo intervento. Un intervento per il quale l’Arengo, vista l’urgenza, va a sostituirsi ai privati proprietari delle aree interessate dal rischio frane, con la decisione di procedere per poi andare a recuperare dagli stessi proprietari, se necessario anche attraverso le vie legali, le somme anticipate.
A spingere verso un’accelerazione degli interventi del secondo stralcio, dopo che i lavori di rimodellamento del versante – secondo il progetto predisposto dal geologo Cavucci – sono stati regolarmente eseguiti, sono state anche le recenti piogge che hanno evidenziato – come sottolineano i tecnici – la necessità di procedere alla regimentazione delle acque e al consolidamento del terreno mediante la posa in opera di geogriglie, poiché dette precipitazioni meteoriche hanno generato la formazione di solchi di erosione concentrata, per l’assenza delle opere di regimentazione e di sistemazione previste in progetto”. E il passaggio meno tranquillizzante è quello in cui si evidenzia che proprio l’assenza di queste opere “possono determinare nel breve termine, ed in concomitanza di altri eventi meteorici di notevole intensità, la formazione di locali colamenti di terra e fango con danni ai fabbricati posti a valle sia quelli oggetto di sgombero che quelli adiacenti”. Non c’è tempo, dunque, di tergiversare per poi ritrovarsi con l’incubo frane all’arrivo di condizioni meteorologiche avverse.
La pioggia, dunque, in mancanza di questo intervento di regimentazione delle acque e di consolidamento del terreno con delle specifiche griglie, rischia di diventare un fattore negativo che potrebbe impedire il rientro a casa delle 43 persone (12 nuclei familiari) costrette ad andarsene nello scorso mese di febbraio, creando anche possibili problemi alle palazzine vicine a quelle evacuate.
Complessivamente, una volta effettuati anche questi lavori urgenti del secondo stralcio, l’intervento di messa in sicurezza del versante di via Mameli verrà a costare 204.107,92 euro. Una somma che l’Arengo andrà ad anticipare e che, comunque, verrà rendicontata alla Regione per la copertura parziale a seguito del riconoscimento dell’intervento da parte della Protezione civile come comunicato nello scorso mese di agosto a seguito dell’analisi geologica ed il rilevamento geologico –geomorfologico, prodotte dal Comune con le quali si confermava il nesso di causalità tra la riattivazione del movimento franoso del versante collinare posto a sud di via Mameli, con gli effetti combinati degli eventi meteorici del gennaio 2017 (neve) e della crisi sismica iniziata a partire dal 24 agosto 2016. La somma ammissibile per il rimborso è risultata di 57.195,90 euro più iva. Ed ecco che ora, dopo il primo stralcio, l’Amministrazione comunale ha proceduto con urgenza all’assegnazione dei lavori per la seconda fase dell’intervento (costo complessivo, 65.000 euro più iva): dei lavori di regimentazione delle acque si occuperà la ditta Michetti Filippo e figli srl di Ascoli, del consolidamento del terreno con geogriglie e la ditta Nova Iter di Claudio Sacripanti, di Montegallo e delle altre prestazioni professionali per l’esecuzione delle opere lo studio tecnico Trend Project snc di San Benedetto. Si tratta, ora, di accelerare il più possibile i tempi per riuscire a concludere i lavori necessari per la messa in sicurezza e il monitoraggio del versante prima che il maltempo possa creare problemi dopo averci messo lo zampino già nello scorso febbraio quando a seguito delle nevicate e delle scosse telluriche di gennaio la situazione sembrò precipitare, tanto da indurre all’immediata evacuazione delle due palazzine sotto quel versante a rischio. L’obiettivo è far trascorrere agli abitanti di via Mameli un Natale sicuro.