Un totale di 110 interventi e oltre 150 milioni di euro di investimenti: questo il Piano dell’Anas già avviato per il ripristino della viabilità, nella provincia di Ascoli, dopo i pesanti effetti del terremoto. Una programmazione, quella della società che si occupa delle infrastrutture stradali, che è stata avviata a seguito di un monitoraggio sulle criticità che vede ancora 96 strade picene chiuse alla viabilità (la stragrande maggioranza nella zona tra Arquata e Acquasanta), 46 con ridotte condizioni di sicurezza e 11 con una viabilità non in piena funzionalità. Da qui l’individuazione degli interventi che vedrà 100 cantieri nella prima fase e altri 10 nella seconda, per andare a sistemare 69 delle strade chiuse, 28 di quelle ancora in condizioni di sicurezza limitate, 2 che devono essere migliorate per la viabilità e 3 in cui va azzerato ogni rischio residuo. Numeri che si abbinano agli stanziamenti necessari a condurre in porto l’intero Piano, quantificati in 140.222.923 di euro per la prima fase e 16.195.556 di euro nella seconda fase.
Sono ovviamente numerose le strade interessate dagli interventi nella provincia ascolana. In primis, c’è Il raccordo autostradale Ascoli-Porto d’Ascoli (ovvero la superstrada Ascoli-Mare) nella quale si prevedono interventi di sistemazione di opere come ad esempio la manutenzione straordinaria della galleria tra Ascoli e Maltignano e sulle campate dei viadotti. La spesa prevista è di 7,2 milioni di euro per un totale di 9 interventi.
Per quel che riguarda la Salaria, ovviamente molteplici sono gli interventi già avviati o ancora da effettuare. La strada è stata interessata da distacchi di materiale roccioso dai versanti con conseguente danneggiamento o abbattimento delle opere di difesa passiva esistenti, cedimento dei rilevati, cedimenti e dissesti del piano viabile, danneggiamento delle numerose opere d’arte maggiori e minori. E’ al momento aperta al traffico con limitazioni di esercizio, da Trisungo al confine col Lazio (tratto marchigiano), ed è percorribile con limitazioni di velocità a 40 km orari. Inoltre sono stati predisposti tratti a senso unico alternato semaforizzati, come ad esempio in corrispondenza dell’abitato di Arquata del Tronto. Gli interventi previsti sono 23, di cui 11 per alta criticità, per investimenti complessivi pari a 47,5 milioni di euro.
Ma sono molte altre le strade picene interessate dagli interventi di ripristino della normalità programmati dall’Anas. La strada statale 685 verso le valli umbre è al momento parzialmente aperta al traffico con limitazioni al transito; attualmente risulta chiusa al traffico dal km 0+000 al km 7+396 (fatta eccezione per veicoli di soccorso), chiuso anche il tratto umbro tra il bivio di Triponzo e Serravalle) e chiuso il tratto dal km 19+500 al km 7+396 al confine regionale Umbria‐Marche. Sono programmati 20 interventi tra sistemazione di opere e installazione di barriere e protezioni per una criticità elevata. La spesa prevista è di 60,7 milioni di euro. C’è, poi, la Piceno Aprutina che attualmente risulta aperta senza alcuna limitazione, ma, in ogni caso, sono previsti 5 interventi volti alla diminuzione del rischio residuo per una spesa di 1,1 milioni di euro. Per la Subappennina, è previsto un intervento da 177.540 euro. Per la provincia di Forca di Presta, la strada risulta chiusa per l’intera tratta a causa dei danni subiti negli eventi sismici fino al ripristino delle normali condizioni che garantiscano la transitabilità; i maggiori danni subiti riguardano principalmente i dissesti causati da caduta massi dai versanti e cedimenti delle scarpate lato valle. Sono previsti 4 interventi (tra prima e seconda fase) per 791.533 euro di investimenti. Poi c’è la strada provinciale Valfluvione, di collegamento dalla Salaria (all’altezza diBorgo) con Pedara-Ponte Marese, attraversando molti dei paesi dichiarati “zona rossa” come Balzo, Montegallo e Uscerno. l’infrastruttura risulta chiusa dal Km 17+313 al Km 29+100 nei pressi dell’abitato di Arquata del Tronto. Si segnala inoltre la criticità relativa al ponte Moia Rigo (Km 12+150) in cui sono evidenti cedimenti della struttura con conseguente parzializzazione della viabilità. Gli interventi programmati sono 10 nella prima fase (per 2,3 milioni di euro) e 4 nella seconda fase (per 1,7 milioni di euro). Altre strade su cui si sta intervenendo o si interverrà, la provinciale Boscomartese con 10 interventi per 1,2 milioni, la Trisungo-Tufo (dove attualmente la viabilità risulta interdetta al transito dal Km 0+000 al Km 8+250 a causa dei dissesti causati dal sisma), dove si prevedono 26 interventi nella prima fase (per 6 milioni circa) e 3 nella seconda fase (per 2 milioni circa), la provincia per Colle d’Arquata con 2 interventi (1 milione) nella prima fase e 1 (1,8 milioni) nella seconda fase e la Nursina (tra Trisungo e il confine umbro) con ben 37 interventi tra prima e seconda fase per un investimento di circa 10,5 milioni di euro.