Ascoli diventa la città delle rotatorie. Sono almeno 15, infatti, le rotonde realizzate negli ultimi anni. Ultima in ordine di tempo, quella sulla circonvallazione nord proprio per sgravare i carichi di traffico dallo svincolo di Campo Parignano su via Nazario Sauro. Con la prospettiva di altre quattro in arrivo, tra cui le due rotonde che saranno realizzate rispettivamente a Monticelli e a Castagneti (all’altezza del Bazar dell’assassino) e che avranno un ruolo fondamentale per la viabilità cittadina, dovendo convogliare il traffico su quello che sarà il nuovo maxi-ponte di interscambio tra i due assi stradali sul lato nord e sud della città.
Anche lo scenario futuro della viabilità cittadina sarà imperniato, dunque, sulle rotatorie. Una delle due sarà realizzata a Monticelli all’altezza della zona di Croce di Tolignano, ovvero nella zona del quartiere più vicina all’altra infrastruttura importante per il traffico urbano, qual è il ponte di San Filippo. Da lì si potrà imboccare il ponte che andrà a congiungere la sponda opposta del Tronto, ovvero quella di Castagneti. Ed è proprio a Castagneti che si andrà a realizzare l’altra rotonda, proprio nell’area che si trova a ridosso dell’attuale cavalcavia ferroviario, all’altezza del capannone del Bazar dell’assassino. Un intervento che, ovviamente, vedrà il suo completamento a lungo termine, considerando la complessa realizzazione del maxi-ponte. Nella strategia dell’Arengo il contemporaneo declassamento dell’asse centrale a strada di quartiere e, comunque, a velocità controllata, connessa alla realizzazione del maxi-ponte da 7,7 milioni di euro , si vorrebbe favorire lo sviluppo dei flussi del traffico lungo la Piceno aprutina, incentivando a passare di lì chi deve entrare o uscire dalla città, per poi entrare sul raccordo dell’Ascoli-Mare. E lasciando su Monticelli solo la viabilità ordinaria per arrivare nel quartiere o nelle frazioni limitrofe o per raggiungere servizi come l’ospedale.
Andando a ritroso nel tempo, come detto sono almeno una quindicina le rotatorie realizzate per regolamentare la viabilità cittadina. Basti pensare alla rotonda con tanto di fontana realizzata all’incrocio tra viale Marconi e viale Indipendenza all’altezza della stazione. Così come due rotatorie sono spuntate già nella zona di collegamento tra Pennile di sotto e lo stadio, tra l’ipermercato Cityper e il ponte di Rozzi. Tre rotatorie tra cui una che ha fatto molto discutere per le sue esigue dimensioni sono state realizzate anche a Monticelli, a partire dal bivio più a ovest fino alla zona più ad est all’altezza della casa di cura San Giuseppe (considerando anche quella davanti all’ospedale Mazzoni. E ancora, due rotatorie sono state create in via del Commercio, in zona industriale, nella zona davanti al centro commerciale “Al Battente”, fino ad arrivare a quella realizzata dalla Provincia (a forma irregolare) dopo la zona del centro “Città delle stelle”. Fino all’ultima sulla circonvallazione nord all’altezza del parcheggio ex Gil. E, paradossalmente, forse la prima rotatoria storica, realizzata decenni addietro in città, ovvero quella in piazza di Cecco a Porta Romana, fu eliminata nei primi anni novanta, acuendo la pericolosità del traffico in quella zona.