Il terremoto non risparmia neanche la giustizia. E a dimostrarlo c’è una scheda Aedes, con ordinanza comunale, che definisce il palazzo che ospita il Tribunale ascolano “edificio parzialmente inagibile”. Conseguenze immediate sono l’evacuazione e chiusura dell’aula di assise, al piano terra, e tutta una serie di interventi urgenti, da effettuare entro 30 giorni, inclusi passaggi protetti esterni, per rimettere in sicurezza l’immobile e consentire ai giudici di svolgere il proprio lavoro in tutta tranquillità e senza problemi logistici e strutturali. Perché adesso, in realtà, problemi e disagi ci sono eccome, in diverse zone del palazzo di giustizia. Arriva come un fulmine a ciel sereno, oltre un anno dopo i primi effetti del sisma, l’ordinanza del sindaco che dispone (sulla base della relativa scheda Aedes di inagibilità parziale redatta dai tecnici della Protezione civile) l’evacuazione parziale del palazzo del Tribunale in piazza Serafino Orlini. Un’ordinanza che, tra l’altro, ordina alla proprietà dell’immobile, ovvero la Investire Sgr, di intervenire entro 30 giorni per la messa in sicurezza delle varie zone indicate dai tecnici oltreché e per rendere inaccessibile subito (cosa già avvenuta) la grande aula di assise al piano terra. Ed in tal senso, la scheda tecnica è stata subito consegnata agli Uffici giudiziari proprio per consentire di chiudere immediatamente la zona inagibile.
Inoltre, il provvedimento delega i tecnici del settore Lavori pubblici e servizi manutentivi patrimoniali, affinché valutino “in relazione all’eventuale rischio di caduta dall’alto delle lastre di travertino esterne o frammenti delle stesse, l’opportunità di disporre eventuali passaggi protetti degli ingressi pedonali e carrabili all’edificio stesso prospicienti piazza Serafino Orlini (lato nord), via Falcone e Borsellino (lato est) e via Galileo Galilei (lato sud e lato ovest), in attesa degli urgenti riscontri di valutazione del danno da parte del proprietario, ove se ne ravvisi la necessità”.
Oltre alla chiusura immediata dell’aula di assise, dichiarata inagibile, sono diversi gli interventi di messa in sicurezza urgente (entro 30 giorni) individuati dai tecnici all’interno dell’edificio del Tribunale, indicando l’immediata predisposizione di puntelli, percorsi protetti, mantovane di protezione o altre opere provvisionali di pronto intervento (privilegiando ovviamente, ove tecnicamente possibile, le soluzioni che conservino l’accessibilità all’immobile e il mantenimento delle sue funzioni istituzionali. Il tutto indicando preferibilmente “le ore pomeridiane e notturne e i giorni di chiusura al pubblico per l’esecuzione di indagini e lavori, dopo accurata valutazione dell’entità del danno con riferimento alle componenti segnalate dalla scheda Aedes (monitoraggio ai rivestimenti in lastre lapidee mediante termografia o altro), al fine di calibrare i rimedi sulla base delle effettive necessità.
Sono diverse le zone interessate da problemi causati dal terremoto che dovranno essere sottoposte ad interventi immediati all’interno del palazzo di giustizia. Per la precisione, al piano seminterrato occorre intervenire nell’angolo nord-est dalla stanza 17 al caveau B, nella stanza 15/16, a due ingressi, di fronte al caveau B, nella stanza 24 all’angolo sud-est, nella stanza 2 all’angolo sud-ovest e per diffusi rigonfiamenti del pavimento. Al piano terra si dovrà effettuare la messa in sicurezza delle lastre all’ingresso lato est, su via Falcone e Borsellino, inserire una soletta rampante, tra il piano terra ed il piano primo, della scala con ingresso esterno dal lato est, previa accurata ispezione “per portare a nudo la lesione orizzontale nella soletta tra il piano terra e il primo piano primo”, infine si dovrà intervenire su una porzione del corridoio nell’ala est davanti all’ingresso dei bagni. Al primo piano, si procederà con la messa in sicurezza di alcune lastre nell’aula “Francesca Morvillo” e di altre lastre nell’aula “Emanuela Setti Carraro” oltre ad interventi nell’archivio esposto a sud-ovest e in una porzione del corridoio nell’ala est davanti all’ingresso dei bagni. Poi, al secondo piano, interventi dovranno essere effettuati all’angolo del soffitto compreso tra la scala di accesso al terzo piano e l’ingresso alla adiacente stanza 24 esposta a sud, dopo un’ispezione della lesione longitudinale nella stanza 24 della Procura; al termine del corridoio dell’ala ovest e nella porzione del corridoio sull’ala est all’ingresso dei bagni, oltre alla messa in sicurezza dei vetri della stanza 35 esposta a nord e dei vetri del lucernario del soffitto del corridoio di fronte alla stanza 35. Infine, in tutti i piani sono previsti lavori di riparazione di danni leggeri alle tamponature e ai tramezzi, rimozione di intonaci, rivestimenti e controsoffittature, transennature e protezione dei passaggi, puntellatura di soffitti e pannelli murari, sostituzione di vetri e una urgente e accurata ispezione di tutte le lastre.